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Kyterion, Libera e "Interesse Uomo" saranno parti civili

CROTONE Atti trasmessi al Tribunale di Catanzaro per cinque imputati del processo Kyterion che si sta svolgendo, con rito ordinario, a Crotone. Il processo, entrato nella fase dibattimentale, ha vi…

Pubblicato il: 21/04/2016 – 13:41
Kyterion, Libera e "Interesse Uomo" saranno parti civili

CROTONE Atti trasmessi al Tribunale di Catanzaro per cinque imputati del processo Kyterion che si sta svolgendo, con rito ordinario, a Crotone. Il processo, entrato nella fase dibattimentale, ha visto giovedì pronunciarsi il collegio presieduto dal giudice Edoardo D’Ambrosio che ha accolto le eccezioni di competenza territoriale presentate dagli avvocati Gregorio Viscomi e Saverio Loiero. I giudici si sono espressi dichiarando la propria incompetenza per territorio nei confronti di Gennaro Mellea, Roberto Corapi, Alex Schicchitano, Esterino Peta e Giuseppe Altilia. Un nuovo stralcio del processo contro affiliati e sodali della cosca Grande Aracri di Cutro potrebbe, quindi, aprirsi nel tribunale del capoluogo. 



PARTI CIVILI Sempre nel corso dell’udienza di giovedì sono state ammesse le parti civili costituite, ossia la Regione Calabria, l’associazione antimafia Libera, rappresentata dall’avvocato Enza Rando e la fondazione antiusura “Interesse Uomo” fondata da don Macello Cozzi e rappresentata in aula dall’avvocato Michele Gigliotti.



IL PROCESSO Sono in tutto 45 gli imputati nel procedimento Kyterion, tra capi e gregari della cosca, che dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, violazioni di leggi in materia di armi, omicidio, ricettazione, estorsioni, danneggiamenti, turbata libertà degli incanti, intestazione fittizia di beni, illecita concorrenza mediante violenza o minaccia, usura, rapina; tutte condotte aggravate dall’aver agito con metodi mafiosi. Ventinove persone sono state ammesse al rito abbreviato, compreso il boss della cosca, Nicolino Grande Aracri. Secondo l’inchiesta – coordinata dai sostituti della distrettuale antimafia Domenico Guarascio e Vincenzo Capomolla – i tentacoli della cosca si sono potentemente ramificati in Calabria e nel Nord Italia: «Con collegamenti e vincoli con altri gruppi autonomamente operanti nel territorio di Crotone, in Emilia Romagna e altri luoghi del Nord Italia e diretta influenza, anche decisionale, sulle locali e/o ‘ndrine di ‘ndrangheta operanti nell’area geografica compresa tra Vibo Valentia e Crotone, fino alla provincia di Cosenza, attraverso la fascia jonica della provincia di Catanzaro».

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

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