COSENZA Diventa definitiva la condanna a 30 anni di carcere per Ettore Lanzino, il presunto boss del Cosentino accusato di diversi omicidi nel processo “Terminator IV”. La Corte di Cassazione, nella serata di mercoledì, ha confermato la sentenza d’appello per Lanzino e anche per altri due imputati, Walter Gianluca Marsico e per Mario Gatto. Tutti e tre dovranno scontare 30 anni di carcere. Ettore Lanzino, già in carcere dal 2012 dopo tre anni di latitanza, è accusato dell’omicidio di Enzo Pelazza, ucciso nel 2000 a Carolei. Ettore Lanzino (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano) era stato assolto, negli altri gradi di giudizio, dagli assassini di Antonio Sena e Antonio Sassone, risalenti sempre al 2000 e consumatisi rispettivamente a Castrolibero e Terranova da Sibari e per l’agguato teso a Vittorio Marchio nel 1999. Di questi rispondono gli altri imputati nello stesso procedimento.
Confermata la condanna di primo e secondo grado per Gatto che è accusato dei delitti Pelazza e Marchio. Marsico (accusato di aver partecipato al delitto Marchio) dovrà scontare la pena di 30 anni di carcere, inflitta in appello mentre in primo grado gli era stata comminata una condanna a 16 anni di reclusione. La Suprema Corte ha poi confermato la condanna a 6 anni di carcere per il collaboratore di giustizia Angelo Colosso. Diventano esecutive le pene inflitte a Salvatore Ariello (6 anni) e a Pilerio Giordano (5 anni e 6 mesi).
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