COSENZA La Camera di commercio di Cosenza ha approvato un bando per la concessione di contributi diretti alle aziende dei comuni di Rossano e Corigliano Calabro colpite lo scorso 12 agosto 2015 da uno straordinario evento alluvionale che ha causato ingenti danni alla cittadinanza e alle imprese locali. È quanto deciso – riferisce un comunicato – nel corso di una seduta straordinaria di giunta camerale svoltasi nella sede periferica dell’ente a Corigliano.
Alla seduta hanno preso parte, su invito del presidente Klaus Algieri, anche il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Carmela Barbalace. «In quei giorni di agosto, prontamente, la Camera di commercio di Cosenza, per far fronte alle difficili condizioni in cui si sono ritrovarono le imprese alluvionate, che ancora oggi si trovano a dover affrontare costi enormi se non addirittura la chiusura – è scritto nel comunicato – richiese al presidente del Consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di emergenza (ottenuto con provvedimento del 27 agosto 2015), impegnandosi ad attivarsi concretamente con un intervento importante a sostegno delle imprese danneggiate. Il bando, su richiesta dell’ente camerale, è finanziato con fondi di Unioncamere nazionale e della Camera di commercio di Cosenza per un ammontare totale di 430mila euro».
«Al bando, che sarà presto messo a disposizione sul sito della Camera di commercio – prosegue il comunicato – sono ammesse le micro, piccole e medie imprese che hanno riportato danni quale conseguenza immediata e diretta degli eventi meteorologici; hanno presentato una perizia asseverata attestante l’entità del danno subito in occasione dell’evento di calamità; hanno sede legale e/o unità locale attiva ubicata nei territori dei Comuni di Rossano e Corigliano, regolarmente iscritta al Registro delle imprese; sono attive nei settori ammissibili ai regolamenti di esenzione de minimis Ce 1407/2013 e 1408/2013; sono in regola col diritto annuale dovuto alla Camera di commercio di Cosenza e con il Durc; non siano soggette a procedure di amministrazione controllata, concordato preventivo, fallimento o liquidazione; non abbiano, per gli stessi danni cui si richiede il contributo, beneficiato già di altri contributi pubblici o di eventuali indennizzi assicurativi, per la parte già coperta».
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