Come cambia il reparto degli orrori

REGGIO CALABRIA Il caso è deflagrato a livello nazionale e l’emergenza richiedeva soluzioni rapide. Che sono arrivate in 24 ore. Due atti in successione cambieranno il volto del reparto degli orrori, quella Ginecologia e Ostetricia finita al centro delle indagini della Procura di Reggio Calabria. Il direttore generale degli ospedali Riuniti di Reggio Calabria ha chiesto l’assunzione urgentissima di dirigenti medici e personale sanitario dopo gli arresti e le interdizioni disposte dal Tribunale. E la struttura commissariale che vigila sul Piano di rientro ha risposto presente. Arriverà, così, il personale medico necessario a sostituire i sanitari agli arresti domiciliari o interdetti dall’attività per 12 mesi. Un provvedimento necessario per garantire la prosecuzione delle attività del punto nascita di Reggio. Si tratta di 7 dirigenti medici, 4 ostetriche e 5 infermieri per l’Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia e 3 dirigenti medici per il reparto di Neonatologia.

LA GARA DI SOLIDARIETÀ Le assunzioni però non saranno immediate: servirà circa una settimana per far entrare in servizio a regime tutto il personale. A garantire la funzionalità immediata del servizio sarà una bella pagine di solidarietà da parte delle Aziende sanitarie calabresi, sotto la regia della struttura commissariale, del direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Reggio e del nuovo primario di ruolo di Ostetricia e Ginecologia insediatosi lunedì scorso dopo il concorso pubblico.
Già da sabato mattina saranno in servizio ostetriche, ginecologi e specialisti ambulatoriali provenienti dall’Asp di Reggio Calabria, dall’Asp di Cosenza e dall’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. Il tutto accompagnato dalla disponibilità del personale degli altri reparti dei Riuniti di Reggio a dare supporto al Punto nascita partecipando ai turni secondo le competenze. Una dimostrazione di efficienza in nome della prosecuzione di un servizio essenziale. Dopo i guasti orribili – che risalgono al 2010 – è anche il segnale che qualcosa sta cambiando.

QUALCHE SEGNALE POSITIVO Non è l’unico. A giugno 2015, la struttura commissariale guidata da Massimo Scura e Andrea Urbani ha adottato un decreto che rafforza l’attività di gestione del rischio clinico e approvato un regolamento che prevede adempimenti e attività molto dettagliate. Da sei mesi all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria è operativo un gruppo di sorveglianza dell’attività clinica dei singoli reparti. Inoltre, negli ultimi 2 mesi, si sono insediati i primari che autorizzati con procedure concorsuali per le quali i membri della commissione giudicante sono stati sorteggiati dall’albo nazionale alla presenza di un notaio. Si tratta del primario del reparto di ostetricia e ginecologia (si è insediato lunedì scorso e viene dal San Filippo Neri di Roma), del primario del Pronto soccorso (che viene dal Sant’Andrea di Roma), del primario della Cardiochirurgia (che viene dal Niguarda di Milano e vanta risultati tra i migliori in Italia), del primario di Gastroenterologia (che viene da Taormina) e del primario di chirurgia toracica (che viene dalla sede della Basilicata dell’Istituto Tumori di Milano). Un modo per rompere anche con lo scandalo dei primari facenti funzione che accedono al ruolo per nomina e non per concorso. Proprio oggi un decreto commissariale ha autorizzato il concorso per altri 10 primari sull’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria.