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Consiglio, la sala stampa sarà intitolata a Rita Pisano

COSENZA «L’intitolazione della sala stampa del consiglio regionale a Rita Pisano rappresenta il riconoscimento dovuto ad una donna combattiva che ha saputo interpretare, nel corso del suo impe…

Pubblicato il: 26/04/2016 – 13:36
Consiglio, la sala stampa sarà intitolata a Rita Pisano

COSENZA «L’intitolazione della sala stampa del consiglio regionale a Rita Pisano rappresenta il riconoscimento dovuto ad una donna combattiva che ha saputo interpretare, nel corso del suo impegno politico, amministrativo e culturale che ha lasciato una forte e originale impronta, i sentimenti di riscatto sociale del suo territorio e della Calabria. È stata una donna che ha speso la sua vita per difendere i diritti delle classi subalterne e per rendere possibile l’emancipazione delle donne; perciò va ricordata e soprattutto indicata quale esempio positivo di buona politica alle nuove generazioni che hanno bisogno, soprattutto oggi, di punti di riferimento certi, eticamente impeccabili e solidi». L’ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio, che questa mattina a Pedace, assieme al capogruppo del Partito democratico Sebi Romeo, che ha proposto l’intitolazione della sala stampa del Consiglio a Rita Pisano, al sindaco Marco Oliverio, ai capigruppo Giuseppe Giudiceandrea (Democratici progressisti) e Orlandino Greco (“Oliverio Presidente”) e ad una folta rappresentanza di sindaci dell’area, ha reso omaggio alla tomba di Rita Pisano (1926-1984): “La jeune fille de Calabre”, a cui Pablo Picasso fece un ritratto nel ’49 mentre la giovane donna partecipava al congresso mondiale per la pace prima a Roma e poi a Parigi dove fu eletta nel comitato mondiale presieduto dal premio Nobel per la chimica Frederic Joliot-Curie. Ha aperto la cerimonia, alla quale hanno partecipato tantissime persone, don Tullo Scarcello, che si è soffermato sui successi ottenuti dagli ‘Incontri Silani’ organizzati negli anni ’60/’70 a Lorica da Rita Pisano ed ai quali hanno aderito, nel corso del tempo, Guttuso, Albertazzi, Levi, Gasman e Vallone: “Rita Pisano – ha detto – era una donna libera che amava la democrazia e rispettava l’altrui pensiero”. Infine, ha letto l’epitaffio sulla lapide, a suo avviso «particolarmente significativo»: “In memoria di Rita Pisano, entrata nella leggenda del suo popolo”. Il sindaco Marco Oliverio ha affermato: «Oggi, pur trovandoci in un cimitero, non è una giornata triste. Mi preme segnalare – ha spiegato – che ricordiamo sì una donna, una madre e una moglie, nonché un politico dalla tempra forte, ma anche la figura intelligente, appassionata e lungimirante di un amministratore comunale dallo sguardo acuto e lungo».
Il sindaco ha ringraziato per l’intenzione di intitolare a Rita Pisano la sala stampa del Consiglio, in specie il capogruppo Romeo, ed ha confessato che il suo sogno è quello di «poter avere in Calabria il ritratto di Picasso». Romeo ha detto che «essere qui il giorno dopo la festa della Liberazione, accanto alla tomba di una donna come Rita Pisano, è per me un onore e un privilegio. Oggi – ha rimarcato – non vogliamo fare solo testimonianza, ma dimostrare che in Calabria ci sono politici ed istituzioni che, valorizzando la memoria di personalità coraggiose come Rita Pisano, intendono investire sul futuro. La memoria delle conquiste sociali e delle battaglie fatte in difesa dei diritti per le classi subalterne nel secolo scorso e in particolare dei diritti delle donne, va salvaguardata, difesa e fatta conoscere ai nostri giovani, perché altrimenti si finisce per subire l’omologazione di un sistema economico che non gradisce le diversità e che, anzi, rischia, se non opportunamente temperato e monitorato dalla buona politica, di condurre all’affermazione del “pensiero unico”, ossia a quanto di più inquietante ci possa essere per la democrazia come è stata concepita dalla Resistenza e poi dalla Costituzione repubblicana. Il presidente Irto ha condiviso la mia proposta e sono anche certo che si farà di tutto per avere a palazzo Campanella il ritratto di Picasso».
Giuseppe Giudiceandrea, il figlio di Rita Pisano, ha chiuso gli interventi senza nascondere l’emozione della giornata: «Era mia madre». Dopo i ringraziamenti per l’interesse da più parte manifestato e finalizzato «a valorizzare gli insegnamenti» della madre (ha avuto sei figli), Giudiceandrea si è detto soddisfatto, perché «con l’intitolazione a mia madre della sala stampa del Consiglio, Rita Pisano entrerà a far parte del patrimonio culturale dei calabresi”. Ripercorrendo sommariamente alcune delle tappe che hanno segnato la vita della madre, Giudiceandrea ha ricordato il profilo umano generoso di Rita Pisano, la sua unicita’ e la sua ricchezza valoriale «che sono stati da monito e da esempio, in uno dei tornanti più aspri e difficili della storia del Novecento, per tutti coloro che l’hanno conosciuta».

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