Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Fincalabra, faccia a faccia Chizzoniti-De Rose

CATANZARO Si sono incrociati, sfiorati in un corridoio del tribunale di Catanzaro. Il grande accusatore e l’accusato del caso Fincalabra: Aurelio Chizzoniti, ex presidente della commissione regiona…

Pubblicato il: 26/04/2016 – 19:43
Fincalabra, faccia a faccia Chizzoniti-De Rose

CATANZARO Si sono incrociati, sfiorati in un corridoio del tribunale di Catanzaro. Il grande accusatore e l’accusato del caso Fincalabra: Aurelio Chizzoniti, ex presidente della commissione regionale di Vigilanza, e Umberto De Rose, che guidava la finanziaria regionale. Secondo il primo, non proprio seguendo la stella polare della trasparenza. L’ex presidente degli industriali calabresi è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e deve rispondere per tre contratti di collaborazione firmati nel periodo in cui ha gestito l’ente; uno di questi contratti riguarda la figlia del senatore di Ncd Tonino Gentile, Lory. Chizzoniti, oggi in aula, ha ripercorso una parte delle sue denunce (sono quelle che hanno portato all’apertura del fascicolo a carico di De Rose). Un lungo rosario contenuto in una memoria che l’avvocato reggino ha portato con sé. Una vera e propria inchiesta divisa per capitoli.

LE DENUNCE: FINCALABRA Il primo riguarda Fincalabra e inizia nel 2013, con le denunce arrivate a Chizzoniti da otto concorrenti alle selezioni bandite dall’ente in house della Regione e una nota dell’ex dg del dipartimento Lavoro Bruno Calvetta, nella quale si contesta a Fincalabra la mancata trasmissione di alcuni documenti e la mancata attinenza dei curricula di alcune persone selezionate ai profili richiesti dai bandi. Ci sono, poi, esposti arrivati sempre da partecipanti all’avviso pubblico di selezione, e altri fatti che Chizzoniti definisce «vessazioni». «Il mio plico – scriveva uno dei partecipanti – a distanza di una settimana circa dall’espletamento della prova orale, è stato restituito intatto senza neanche essere stato aperto». E ancora (da parte di un’altra persona interessata alla selezione): «Sono stata esclusa, ma a distanza di qualche settimana invitata a mandare tutta la documentazione cartacea sui propri titoli pubblicando un nuovo elenco che ammetteva a colloquio altra gente tra cui la sottoscritta». All’ex presidente della commissione di Vigilanza si sono rivolti anche imprenditori che si sentivano “maltrattati” da Fincalabra per la mancata erogazione di finanziamenti e molti anonimi. Le sue denunce, le carte raccolte tra il 2013 e il 2014 servono a ricostruire uno scenario che intreccia le pratiche in atto nella finanziaria regionale, i comportamenti nei confronti dei lavoratori di Calabria IT e i rapporti tra De Rose e il dipartimento Attività produttive. È quella che l’avvocato definisce la “De Rose corporation”. Sullo sfondo dell’affaire ci sono anche i 40 milioni di fondi pubblici erogati che una serie di imprese inadempienti (tra cui quella guidata da De Rose), avrebbero dovuto restituire alla Regione per non aver rispettato il timeng previsto dai finanziamenti. Restituzione che – dopo una leggina approvata ad hoc – si è persa nella nebbie della burocrazia. Con il solo Chizzoniti rimasto a denunciare.

IN HOUSE O NO? Tutte questioni che non entrano direttamente nel processo di Catanzaro. Che si gioca in punta di diritto sulla definizione della natura di Fincalabra. Spetta al Tribunale stabilire se si tratti di un ente in house (e dunque se il suo presidente sia un pubblico ufficiale) oppure no. Per Chizzoniti non c’è dubbio: la finanziaria utilizza denari pubblici e dunque non può che essere un ente in house. Dello stesso pare anche la dirigente Celi (nella fase delle indagini preliminari De Rose era sotto inchiesta per minacce nei suoi confronti, ma poi l’accusa è caduta).

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x