COSENZA Anche il segretario questore del consiglio regionale, Giuseppe Graziano, ha preso parte alla cerimonia di sottoscrizione del protocollo di legalità per la realizzazione dell’ospedale della Sibaritide. «Stamani in Prefettura – afferma Graziano – è stato sottoscritto il protocollo di legalità tra la Regione Calabria e la società Tecnis, appaltatrice del costruendo nuovo ospedale della Sibaritide. Alla presenza del Sindaco di Corigliano, del Commissario prefettizio di Rossano, del Governatore Oliverio, del prefetto Tomao e dei tanti attori/artefici di questo importante e strategico progetto per il territorio dell’Area urbana Corigliano-Rossano, è stata mossa una pedina fondamentale nello scacchiere dei servizi sanitari locali e regionali. Che, ci auguriamo tutti, permetterà al territorio ionico-cosentino di vincere una battaglia essenziale per il suo futuro: quella per la rivendicazione del diritto alla salute. Entro 120 giorni dalla sottoscrizione di questo importante protocollo – aggiunge – si dovranno aprire i cantieri nel nuovo ospedale e i lavori dovranno terminare entro 30 mesi. È un’opera necessaria – precisa il consigliere regionale – per perseguire il cambiamento della situazione di criticità in cui versa la sanità calabrese e soprattutto quella del territorio della Sibaritide. Vigileremo e staremo attenti affinché l’opera, dopo ormai dieci anni di attesa, diventi una concreta realtà».
Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere regionale del Pd Domenico Bevacqua: «La firma del protocollo suggella un elemento di legalità e trasparenza importantissimo per la prosecuzione del progetto, anche in relazione alle vicende recenti che hanno gravato ulteriormente un percorso accidentato. Ora però è necessario che si passi definitivamente alla fase operativa, rispetto alla quale saremo vigili e attenti. È necessario – ha proseguito Bevacqua – che si acceleri sulla realizzazione dell’ ospedale della Sibaritide perché si tratta di un presidio sanitario strategico e fondamentale per quel territorio, non solo dal punto di vista strettamente sanitario, ma anche per le ricadute occupazionali e l’offerta di servizi a un’utenza che risiede su una vasta area geografica. Non possiamo più continuare a lasciare questa parte del territorio cosentino in uno stato di quasi abbandono per ciò che concerne i servizi sanitari essenziali, con grave pregiudizio per i cittadini, che vedono disatteso il loro incomprimibile diritto alla salute. L’augurio è che la firma del protocollo possa rappresentare lo sblocco della fase di stallo e l’avvio dei lavori per la realizzazione di una struttura fondamentale per l’intero territorio».
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