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«Pronti a riscrivere il Piano di rientro»

REGGIO CALABRIA Tre ore di audizioni nell’odierna seduta della Commissione speciale di Vigilanza, presieduta da Ennio Morrone.Larga parte della riunione è stata dedicata alla sanità con i contribut…

Pubblicato il: 26/04/2016 – 16:10
«Pronti a riscrivere il Piano di rientro»

REGGIO CALABRIA Tre ore di audizioni nell’odierna seduta della Commissione speciale di Vigilanza, presieduta da Ennio Morrone.
Larga parte della riunione è stata dedicata alla sanità con i contributi di Gianluigi Scaffidi e di Emiliano Morrone, intervenuti in rappresentanza della deputata Dalila Nesci, in ordine «ai presunti abusi nella gestione della sanità calabrese» denunciati da quest’ultima.
“Rivisitazione del Piano di Rientro; struttura tecnica commissariale; attività ancora in corso da parte di Kpmg nella certificazione del debito sanitario; Decreto 80” sono solo alcune delle questioni sollevate da Scaffidi che «ha, tra l’altro, rilevato criticità sulla legge regionale sulle professioni infermieristiche; nonché la carenza dei requisiti per la Cardiochirurgia della “Mater Domini” di Catanzaro e il trasferimento del finanziamento prima destinato alla Fondazione Campanella».
Sotto la lente anche: “Provvedimenti di nomina e mobilità”. Infine, la richiesta «di far cessare il regime di commissariamento, anche alla luce della normativa vigente che riconosce il diritto alla Regione di presentare ogni tre anni un nuovo Piano di Rientro».
Dopo aver portato i saluti di Nesci, Morrone da parte sua, ha detto: «Questa situazione di commissariamento crea estrema confusione per la sanità regionale calabrese».
Richiamandosi all’articolo 120 della Costituzione e alle altre disposizioni normative vigenti, Morrone ha sottolineato tra l’altro come «l’esercizio dei poteri sostitutivi debba avvenire in ossequio ai principi di sussidiarietà e di leale collaborazione».
Sulle segnalazioni effettuate nel corso della seduta ha risposto Riccardo Fatarella, direttore generale del dipartimento Tutela della salute e Politiche sanitarie della giunta regionale che ha ribadito «la massima disponibilità del dipartimento a fare la sua parte per la riscrittura, ove si decidesse di rielaborare il Piano di rientro».
Successivamente, l’organismo ha ricevuto in audizione (unitamente a Rosaria Guzzo), il dirigente del dipartimento Foreste, Forestazione, Difesa del suolo, Giuseppe Oliva, chiamato a riferire in merito ai pignoramenti subiti dalla Regione Calabria a causa dell’inadempimento spontaneo delle ordinanze di assegnazione delle somme rimaste notificate all’ente nella qualità di terzo debitore dell’Afor.
Dopo una ricostruzione degli atti e delle procedure attivate «per evitare esborsi da parte della Regione», il dirigente ha comunicato che «si stanno effettuando le trattenute nei confronti dell’Afor delle risorse dovute nella forma dell’accantonamento e che al contempo si stanno effettuando i controlli per evitare duplicati di pagamento».
In ordine allo stato di liquidazione della Fondazione Calabresi nel mondo è intervenuto il commissario liquidatore, Mariano Calogero, che ha ricostruito lo stato dell’arte, accertando l’entità delle risorse necessarie per pervenire alla liquidazione della società. «La Commissione – ha detto Ennio Morrone – ha deciso di richiedere al presidente Oliverio la somministrazione delle somme necessarie alla Fondazione ai fini della definitiva liquidazione».
Fortunata Raschellà – dirigente del settore Controllo e gestione amministrativa degli organismi partecipati – è stata invece ascoltata in merito alla conclusione della procedura di liquidazione della Sial servizi spa in ordine allo stato di realizzazione dei progetti affidati dalla Regione alla medesima società non ancora conclusi e rispetto alla liquidazione ed alle sorti di tutto il personale ad ogni titolo contrattualizzato dalla Società per periodi eccedenti il termine finale di liquidazione.
Raschellà ha sottolineato come «la Sial sia l’unica società che in base alla legge 11 del 2015, abbia concluso la procedura di liquidazione».
In ordine al ritardo rispetto al crono-programma relativo alla realizzazione del nuovo presidio ospedaliero di Vibo Valentia e, in particolare, per quanto di competenza, sulla stesura del piano di caratterizzazione, è stata ascoltata Angela Maria Diano, direttore del dipartimento Arpacal di Vibo Valentia. Audizione, quest’ultima, richiesta dal vicepresidente della Commissione speciale di Vigilanza, Vincenzo Pasqua.
Nel ribadire «la complessità della procedura di caratterizzazione, Diano ha comunicato che non vi sono ritardi e che le procedure di verifica sono in fase avanzata di validazione».
«Esprimo piena soddisfazione per l’esito dei lavori che – ha commentato Morrone – si sono caratterizzati per la qualità degli interventi e per l’importanza delle problematiche messe in essere. Nella seduta odierna – ha aggiunto – abbiamo avuto modo di chiarire e approfondire passaggi decisivi per la risoluzione di vicende che meritano ulteriore approfondimento. Tutti presenti i dirigenti chiamati a intervenire oggi a esclusione del dirigente generale del dipartimento Turismo, Pasquale Anastasi, che non ha preso parte ai lavori né ha inviato suoi delegati. La commissione ha deciso di segnalare tale vicenda al presidente e al vicepresidente della giunta».
Hanno partecipato ai lavori il presidente del gruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò, il consigliere regionale Domenico Battaglia e il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta Arturo Bova.

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