Ultimo aggiornamento alle 11:21
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Santelli: «Un’armata Brancaleone». Magorno: «Prevenire è meglio che curare»

COSENZA «La vergognosa conferenza stampa delle terze fila del Pd offende Cosenza e la sua storia e dimostra come questo partito sia alla frutta. Invece di seguire la massima evangelica, del medice …

Pubblicato il: 26/04/2016 – 20:19
Santelli: «Un’armata Brancaleone». Magorno: «Prevenire è meglio che curare»

COSENZA «La vergognosa conferenza stampa delle terze fila del Pd offende Cosenza e la sua storia e dimostra come questo partito sia alla frutta. Invece di seguire la massima evangelica, del medice cura te ipsum, peraltro assai opportuna, il Pd affida ai suoi manovali il compito di legittimare il chiacchiericcio becero, ergendolo a fatto. Una cosa indicibile e laida». È quanto afferma in una nota la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli. «Il partito degli inquisiti, degli esiliati, degli ex assessori di centrodestra sotto inchiesta, degli amministratori locali finiti in carcere, delle primarie taroccate, di Calabria Verde e degli appalti sospetti, attacca per non essere attaccato.
Invece di Von Clausewitz, però, manda all’arrembaggio personaggi mediocri che avvelenano i pozzi sapendo che sul piano politico non esistono. Sul piano elettorale – prosegue Santelli – sono sconfitti ma invocano l’antidoping per vincere a tavolino, ignorando che le loro urine sono dense di Epo, seguendo la metafora sportiva.
Siamo noi a chiedere alla Commissione di valutare liste e aspiranti sindaci, non avendo nulla da nascondere. Siamo noi che abbiamo tranciato i rapporti melliflui esistenti, anche a Cosenza, tra politica, istituzioni e settori bui, pagando con la tranquillità personale e familiare dei nostri amministratori questa operazione di trasparenza. Il Pd calabrese – conclude Santelli – non ha alcun titolo morale per impartire lezioni a nessuno. Questa tattica spregiudicata messa in scena dai soliti ignoti e messa in opera da una manovalanza senza cultura e senza storia è solo una manovra di giacobinismo posticcio e ridicolo. Medice cura te ipsum è l’unica cosa che si può dire a un’armata Brancaleone che non ha alcun addentellato con la civiltà di Cosenza».
Di tutt’altro tenore, ovviamente, le dichiarazioni del segretario regionale del Pd Ernesto Magorno. «Ha fatto bene l’Alleanza che sostiene la candidatura a sindaco di Lucio Presta a lanciare l’allarme. Prevenire – dichiara Magorno – è meglio che curare. Si faccia chiarezza ora e subito. Il consiglio comunale che sarà eletto il 5 giugno non può essere sciolto per inquinamento mafioso. La Commissione Antimafia dovrà assumere ogni necessaria iniziativa a tutela della istituzione e della libera espressione elettorale. La specchiata moralità – aggiunge Magorno – è richiesta prima di tutto ai candidati a sindaco. Per quanto ci riguarda – conclude – siamo certi che con Lucio Presta non si corre questo rischio in quanto rappresenta la persona giusta, per trasparenza, onestà e capacità, a cui affidare il compito di recuperare l’immagine, la dignità e la credibilità di un città fin troppo mortificata».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x