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Liste pulite, l'Antimafia si chiama fuori

COSENZA La commissione Antimafia non valuterà i candidati a sindaco di Cosenza e Crotone. E il motivo è molto pratico: la Bicamerale non ha i mezzi per andare oltre gli interventi già stabilit…

Pubblicato il: 27/04/2016 – 16:00
Liste pulite, l'Antimafia si chiama fuori

COSENZA La commissione Antimafia non valuterà i candidati a sindaco di Cosenza e Crotone. E il motivo è molto pratico: la Bicamerale non ha i mezzi per andare oltre gli interventi già stabiliti, ha spiegato il presidente Rosy Bindi. L’esame della commissione, così come deciso oggi dall’ufficio di presidenza, si limiterà dunque ai candidati presenti nelle liste dei Comuni già sciolti per infiltrazioni mafiose. «Bindi – spiega la coordinatrice calabrese di Fi Jole Santelli – ha ritenuto positiva la richiesta ma si è rammaricata per la mancanza di mezzi che non consente alla Commissione di andare oltre gli interventi programmati». I berluscones faranno da soli: «Forza Italia applicherà il codice deontologico della commissione Antimafia nella scelta dei candidati, gia alla valutazione degli organismi competenti».

DELEGAZIONE Il Pd, però, non ci sta. Domani una delegazione di parlamentari calabresi incontrerà Bindi per chiederle di allargare il raggio d’azione, «affinché la Commissione parlamentare antimafia non si limiti a verificare la presenza di eventuali candidati impresentabili solo nelle liste dei comuni già sciolti per infiltrazioni mafiose».
«Già nella seduta odierna – affermano i componenti della commissione Ernesto Magorno ed Enza Bruno Bossio – abbiamo sollecitato una decisione in tal senso. Domani proporremo alla presidente Bindi che almeno per quanto riguarda la Calabria si sottopongano a esame anche le liste che andranno al voto nei comuni capoluogo, Crotone e Cosenza. È necessario che si faccia chiarezza in maniera preventiva».
«Sarebbe paradossale se l’espressione del voto popolare – proseguono i due parlamentari – dovesse essere messa in discussione attraverso lo scioglimento del consiglio comunale per fatti relativi a condizionamenti mafiosi che potevano essere già accertati prima del 5 giugno. Ovviamente sarebbe parziale una verifica limitata solo alle liste dei candidati a consigliere comunale. Prima di tutto vanno verificati i candidati a sindaco».
«Per quanto ci riguarda – spiegano ancora Magorno e Bruno Bossio – sulla scia di quanto già annunciato ufficialmente dalla Alleanza civica e progressista che sostiene Lucio Presta a sindaco di Cosenza, a nome dell’intero centrosinistra calabrese assumiamo l’impegno di consegnare e sottoporre all’esame della commissione parlamentare Antimafia tutte le liste e i nomi dei candidati a sindaco di nostra rappresentanza».
«Ora più che mai, soprattutto dalla Calabria – concludono – è necessario lanciare un grande messaggio di legalità per garantire adeguati livelli di vivibilità dei contesti ambientali urbani ma anche e soprattutto per assicurare che i processi di crescita e di sviluppo territoriale siano avulsi da ogni condizionamento di natura criminale».

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