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Miss Platì non ha candidati

PLATÌ Se una passerella alla Leopolda non basta. Se l’endorsement del premier-segretario non è sufficiente. Sono tempi davvero incerti per la “sindaca in pectore” Anna Rita Leonardi. Mancano ormai …

Pubblicato il: 28/04/2016 – 10:19
Miss Platì non ha candidati

PLATÌ Se una passerella alla Leopolda non basta. Se l’endorsement del premier-segretario non è sufficiente. Sono tempi davvero incerti per la “sindaca in pectore” Anna Rita Leonardi. Mancano ormai pochi giorni alla presentazione delle candidature per le amministrative del 5 giugno, ma pare che la lista che dovrebbe far capo a “Miss Platì” non sia ancora pronta. Tutt’altro: la giovane dirigente dem, sponsorizzata nientemeno che da Renzi in persona, non avrebbe candidati da schierare. Per comporre la coalizione ne servono da un minimo di 9 a un massimo di 12. Leonardi, invece, al momento ne avrebbe solo tre. Una situazione che rischia di rovinare i piani dell’aspirante sindaco ma soprattutto di far fare una pessima figura al partito che ha sostenuto la sua discesa in campo. Pare infatti che, pur di evitare un disastroso boomerang politico, proprio dall’inner circle renziano sia stato diramato un ukase: supportare con ogni mezzo la candidatura della leopoldina che vorrebbe diventare prima cittadina.

PRIMO SOCCORSO Va letto attraverso questo prisma il recente zelo del segretario calabrese del Pd Ernesto Magorno. Che, non più tardi di due settimane fa, ha convocato un vertice informale a Reggio con i principali dirigenti dem – tra cui il capogruppo regionale Sebi Romeo e il segretario organizzativo Giovanni Puccio – al fine di “soccorrere” la candidata in difficoltà. La regola d’ingaggio è stata per tutti la stessa: trovare aspiranti consiglieri da infilare nella sua lista. A seguire da vicino la pratica è lo stesso Giovanni Puccio, che sta coordinando le operazioni per permettere a Miss Platì di presentarsi all’appuntamento elettorale con una squadra che, se non competitiva, sia almeno al completo. Il tempo, però, stringe. Per questo Magorno e Puccio avrebbero già mobilitato i Giovani democratici, a cui è stato chiesto di fornire dei nomi da inserire nella coalizione. Circostanza confermata dal segretario regionale Mario Valente: «Siamo a disposizione della comunità di Platì come di tutte le altre realtà calabresi. Magorno e la Federazione di Reggio ci hanno chiesto un impegno diretto, con nomi da mettere in lista. È chiaro che se Leonardi sarà la candidata del Pd, noi saremo con lei».

COLPI BASSI È una corsa contro il tempo: entro il 7 maggio la lista dovrà essere chiusa. Stavolta a contendersi la guida di un Comune più volte sciolto per mafia, e commissariato lo scorso anno per assenza di candidati, sono due giovani donne. Pochi giorni fa ha ufficializzato la sua candidatura anche Ilaria Mittiga, figlia di quell’ex sindaco, Francesco, che avrebbe voluto riproporsi ma a cui la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, ha preventivamente sbarrato la strada: «Con il nostro codice di autoregolamentazione non si sarebbe potuto ricandidare». Spazio alla figlia, dunque, “accolta” così dalla stessa Leonardi: «Apprendo della candidatura a sindaco di Platì di Ilaria Mittiga, figlia dell’ex sindaco durante il cui mandato ci fu lo scioglimento del Comune per mafia. Sarà lei, dunque, la mia sfidante». Una dichiarazione che in molti hanno interpretato come un colpo basso, forse dettato dal particolare momento di nervosismo della candidata Pd. A cui, malgrado l’appoggio governativo, le continue ospitate in tv e le frequenti interviste sui principali quotidiani nazionali, non è bastato un anno di lavoro “sul campo” per allestire una lista da contrapporre a Mittiga. L’esportazione della democrazia (da Reggio a Platì) di cui si è fatta promotrice, evidentemente, non ha convinto i residenti del piccolo centro della Locride. Difficoltà ammesse dalla stessa candidata in un’intervista a Repubblica del marzo scorso: «La lista elettorale non c’è ancora, ma riuscirò a farla e per questo ho chiesto aiuto alla Procura»; «non è una situazione facile, quindi la composizione delle liste è davvero complicata. Non basta che le persone che si presentano siano incensurate. Non basta che passino al vaglio della Questura. Ci vuole uno screening più accurato».
Renzi

ALLA LEOPOLDA La ricognizione sui possibili candidati, però, ha infine prodotto un vuoto difficile da colmare. Renzi, sul palco dell’ultima Leopolda, si era sbilanciato e non poco: «C’è una ragazza di 30 anni, del Pd, che alle prossime elezioni, con molto coraggio e un po’ di incoscienza, sfidando anche le opinioni di alcuni benpensanti, ha deciso di candidarsi. È Anna Rita Leonardi». Ora il progetto di rinascita pare a rischio, con tutte le conseguenze del caso. «Rischiamo una brutta figura a livello nazionale», si lascia scappare uno dei massimi dirigenti del partito reggino. «È sbagliata l’impostazione: non si può arrivare da Reggio e pensare di fare il sindaco senza avere legami con una realtà oltremodo complessa».
La lista di Leonardi, alla fine, sarà comunque presentata grazie alle truppe esterne di Pd e Gd. E dovrà essere all’altezza di quella di Mittiga, che ha già annunciato l’intenzione di inserire solo candidati del posto e con maggiori entrature nell’elettorato. Per Miss Platì la sfida non sarà per niente facile.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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