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Corsi di formazione fantasma, il giallo dei verbali e delle fatture

COSENZA Fatture false e verbali di esami fasulli. È quanto emerso dalle indagini su presunti corsi di formazione al centro del processo “Promoteo”. Di questo e, in generale, delle attività investig…

Pubblicato il: 29/04/2016 – 16:25
Corsi di formazione fantasma, il giallo dei verbali e delle fatture

COSENZA Fatture false e verbali di esami fasulli. È quanto emerso dalle indagini su presunti corsi di formazione al centro del processo “Promoteo”. Di questo e, in generale, delle attività investigative ha parlato questa mattina, nell’aula 9 del tribunale di Cosenza, il maresciallo della Finanza Mancino che all’epoca si occupò delle indagini. Si tratta dell’inchiesta scaturita da un’operazione della guardia di finanza. I finanzieri di Amantea nel marzo del 2012 denunciarono alla Procura della Repubblica di Cosenza 107 persone per truffa e malversazioni ai danni dello Stato. E, su disposizione del giudice per le indagini preliminari, sequestrarono un conto corrente con la somma di circa 180mila euro. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Giuseppe Cozzolino, hanno preso in esame i corsi per la formazione professionale finanziati con fondi del Por Calabria 2000/2006, organizzati da una societa’ cosentina, in favore del personale dipendente di 57 imprese operanti nella provincia. La società finita nel mirino degli inquirenti è la “Promoteo” – da qui il nome del procedimento – e le indagini hanno consentito di accertare che i corsi di formazione, organizzati per 136 calabresi, tutti titolari di contratti di lavoro a tempo determinato, non sarebbero mai stati realizzati.
Questa mattina, il maresciallo Mancino rispondendo alle domande del pm Giuseppe Cozzolino ha parlato delle fatture che sarebbero state rilasciate per le prestazioni dei tutor che – secondo l’accusa – non ci sarebbero mai state. Così come ha, poi, riferito dei verbali di valutazione redatti a fine corso in sede d’esame e firmati dalle commissioni. Anche questi sarebbero falsi. Ma le difese hanno fatto notare che i tutor non dovevano controllare i registri per le presenze e gli esami. E che i tutor ha pagato la Regione per l’attività svolta. Le difese hanno, inoltre, evidenziato come in sede di indagini le domande erano uguali per tutte le persone sentite. Prima del maresciallo è stata sentita anche una responsabile dei corsi. Il processo è stato aggiornato al prossimo 8 giugno. Nel collegio difensivo ci sono, tra gli altri, gli avvocati Nicola Carratelli, Calabrese, Pasquale Naccarato, Antonio Gerace, Cesare Badolato, Franz Caruso, Sergio Campanella. 

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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