COSENZA Hanno le idee chiare. Ma soprattutto – a differenza degli altri e in particolare del Pd, che ieri ha accusato il colpo del ritiro di Lucio Presta – il Movimento Cinquestelle ha già da tempo un candidato a sindaco ben definito per le prossime amministrative di Cosenza: l’ingegnere Gustavo Coscarelli. La loro lista è pronta da tempo. I candidati stanno lavorando intensamente con la raccolta delle firme e con la presenza costante tra la gente. Ma mettere in pratica tutto ciò non è stato semplice. Così come mettere in lista ventisei candidati alla carica di consigliere e presentarli alla stampa. Nella piccola saletta che si affaccia su corso Mazzini, il senatore del movimento Cinquestelle Nicola Morra ha subito precisato che si tratta di «una lista formidabilmente sfidata da un sistema», facendo riferimento a difficoltà iniziali e ad alcune pressioni perché – come preciserà dopo incalzato dalle domande dei giornalisti – «le infiltrazioni partitiche ci sono sempre». Non è entrato nei dettagli e anche per altre questioni spinose ha cercato di evitare polemiche. Ma, subito, ha specificato che tutti i loro candidati sono persone con una fedina penale pulitissima, «a differenza di altri candidati di altre coalizioni». Ed ecco i compagni di viaggio di Coscarelli: Rosa Bevilacqua, Manuela Capalbo, Maria Grazia Carlini, Matteo Cinelli, Giuseppe Curcio, Leonardo D’Agostino, Gianfranco D’Amico, Morena De Franco, Gianfranco De Napoli, Brunella Dho, Ivan Duca, Paola Gagliardi, Antonello Galian, Paolo Gallo, Salvatore Gaudio, Giuliana Michelina Antonietta Giannice, Claudia Greco, Norberto La Marca, Francesco Magnelli, Francesco Molinaro, Antonio Nigro, Anna Pastore, Carmelo Primiceri, Roberto Ruggeri, Mario Scarlato e Claudio Sica.
IL SENATORE MORRA «La nostra città – ha aggiunto Morra – merita di sopravvivere. Vogliamo mettere al centro le persone a prescindere da come votino. Ci interessa costruire insieme una città in cui, ad esempio, la cultura sia prioritaria, così come l’attenzione al verde pubblico, in cui sia garantita la trasparenza degli appalti e il bilancio partecipato, in cui l’acqua torni a essere pubblica. Sono consapevole che si sarebbe potuto far meglio: questo è l’obiettivo del nostro Movimento. Nel 2011 solo Cosenza ha avuto il coraggio di presentare una lista e io ero tra quei candidati che non sono stati eletti. Oggi siamo presenti su altre realtà, come Crotone. Vorrei tornare a vedere il centro storico florido come negli anni in cui la vita sociale ed economica si svolgeva a corso Telesio. Solo nel rispetto delle regole può avvenire il cambiamento». In sintesi, il senatore Morra ha illustrato il programma, anzi le loro linee guida prima di lasciare la parola al candidato sindaco. Ma non si è sottratto alle domande più spinose. Prima tra tutte lo spettro di operazioni della Dda di Catanzaro su mafia e politica. Su questo Morra è chiaro: «Se avverrà la famosa operazione antimafia di cui tutti parlano e alcuni scrivono e se sarà supportata da fatti concreti e indagini ringrazieremo chi si impegna per fare giustizia. Ma noi andremo avanti per far sì che la politica diventi una dimensione sempre più agganciata all’etica. Forse sarebbe necessario evitare alcune situazioni che poi si verificano. Non serve, forse solo, l’intervento dell’Antimafia che a me non fa paura». E su Presta Morra ha aggiunto: «È uno dei manager più potenti e quotati. Allo stato succederà che scenderanno in campo i mammasantissima che dispongono di un pacchetto di voti». Qualche frecciatina il senatore alla fine l’ha lanciata: «Paolini era in passato candidato come esponente di Sel e ora candidato a sindaco assieme ai Gentile di Ncd».
IL CANDIDATO A SINDACO Coscarelli ha voluto subito precisare che la loro campagna elettorale sarà fondata sulla spending review per la quale useranno un budget «soltanto di 2.500 euro». E come già annunciato se eletti rinunceranno al 30 per cento delle loro indennità. L’ingegnere Coscarelli ha presentato i componenti della sua lista che «hanno il certificato penale pulito come una pagina bianca e sono rappresentanti della società civile. Ognuno dei componenti ha una sua attività, qualcuno è in pensione e qualcun altro in cerca di un lavoro in linea con i propri studi». Non si è soffermato molto su programmi e priorità perché già sintetizzate dal senatore Morra. Il candidato alla carica di sindaco è alle prese con interviste e incontri, un mondo nuovo che comunque lo stimola a fare di più e meglio perché non si ritiene decoubertiniano: per lui non è importante partecipare ma vincere. Una filosofia di vita che applica sempre e adesso ancora di più. «Faremo un appello ai giovani emigrati all’estero per poterli coinvolgere nell’amministrazione della città», ha aggiunto. E ha fatto esempi concreti: «Non ci serve il pullman che porta i turisti se poi troviamo il Castello chiuso. La sfida è sul centro storico che vogliamo affrontare tagliando le spese. Il nostro obiettivo sarà anche il reddito di cittadinanza. Saremo accanto ai più deboli e ai diversamente abili. Anche piazza Bilotti-Fera è stata un’altra occasione perduta».
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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