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Film Commission, si prenda esempio da Piemonte e Puglia

Leggiamo sulla stampa online che sono state approvate le modifiche allo statuto della Film Commission: una buona notizia. Il come ancora non lo sappiamo, ma è auspicabile che siano stati previsti a…

Pubblicato il: 30/04/2016 – 16:36

Leggiamo sulla stampa online che sono state approvate le modifiche allo statuto della Film Commission: una buona notizia. Il come ancora non lo sappiamo, ma è auspicabile che siano stati previsti anche incentivi e condizioni favorevoli alle nuove generazioni di calabresi che operano in Calabria così come hanno fatto, per esempio, le FC di Piemonte e Puglia. Perché la crescita culturale di una Regione fa riferimento, in primis, alla possibilità di rappresentarla nelle varie sfaccettature che la compongono. Come abbiamo già detto altre volte: non si commetta più l’errore già fatto di non produrre un film come Anime nere, puntando anche sulla libertà creativa e sull’urgenza e la necessità che il cinema in Calabria diventi veicolo artistico-culturale, perché i «messaggi – diceva Alfred Hitchcock – li portano i postini»; il cinema racconta storie.
Prendiamo ad esempio il Piemonte doc film fund: è un Fondo regionale per il documentario, istituito nel 2007 con lo scopo di sostenere il «valore culturale e la capacità industriale dei progetti di film documentario… Il Pdff sostiene le strutture torinesi e piemontesi, sia per progetti tematicamente inerenti il proprio territorio, sia per altri progetti su altre tematiche e altre realtà territoriali, ma particolarmente rilevanti sul piano sociale-culturale-artistico e su quello industriale- professionale». Sono previsti contributi minimi e massimi per lo sviluppo del progetto (5000-20.000 euro) o per la produzione (5000-60.000 euro), per un totale di 170.000 euro (2015).
Altro importante esempio sono i contributi previsti dall’Apulia Film Fund
alle PMI operative di produzione audiovisiva, con un cash rebate (rimborso) pari al 70% delle spese sostenute per strumenti promozionali digitali o tradizionali, legati all’opera audiovisiva.
Siamo sicuri che la Regione Calabria saprà apprezzare le azioni di successo delle FC citate, programmando, nel modo meno burocratico possibile, il ri/lancio della produzione cinematografica per la crescita culturale e per favorire l’occupazione e la valorizzazione dei territori.

*Direttore della Cineteca della Calabria

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