HORROR SHOW | Tra abbracci e toccaculo

di Pietro Bellantoni

20 aprile
GABRIELE PETRONE/1
(Candidato al Consiglio di Cosenza)

«Se è Sgarbi la soluzione che il centrodestra cosentino e Mario Occhiuto intendono offrire per recuperare l’identità culturale di Cosenza siamo davvero alla frutta (…) La proposta di affidare a Vittorio Sgarbi l’assessorato alla Cultura trasuda di provincialismo subalterno e anche un tantino straccione (…) Evidentemente Mario Occhiuto ritiene che i cosentini abbiano l’anello al naso e si lascino abbindolare da annunci a effetto o che non conoscano la storia politica e amministrativa di Vittorio Sgarbi che da anni percorre in lungo e in largo lo Stivale come candidato e amministratore di comuni i cui cittadini, da San Severino Marche a Salemi (dove l’amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni mafiose) sono ancora traumatizzati per i disastri da lui prodotti».

21 aprile
VITTORIO SGARBI/1
(Critico d’arte ed ex parlamentare)

«Non conosco le competenze del “Dottore di ricerca in modelli di formazione” (astruso corso di una università in declino) Gabriele Petrone, ma mi pare evidente che non ha inclinazione a documentarsi e preferisce parlare per sentito dire con affermazioni, peraltro, gravemente diffamatorie, come risulterà davanti a un giudice cui sarà chiamato a risponderne».

22 aprile
GABRIELE PETRONE/2

«Questa campagna elettorale per le elezioni amministrative di Cosenza ha già prodotto un paradosso: l’annuncio di una querela per diffamazione dall’uomo più querelato per diffamazione d’Italia».

23 aprile
VITTORIO SGARBI/2

«Io ho fatto riferimento alla decadenza di tutta l’università, non a quella di Cosenza, come riconosce chiunque abbia frequentato gli atenei quando gli insegnamenti erano chiari e distinti, non inventati per moltiplicare le cattedre, come il corso di “modelli di formazione”, di cui peraltro questo Petrone non è titolare. Egli è, invece, oggettivamente grasso e incontinente, come il suo porsi».

24 aprile
ENZO PAOLINI
(Candidato sindaco di Cosenza)

«La nomenclatura Pd ha dapprima calpestato ogni regola e poi ha cercato di comprarmi (…) Questo Pd glielo lascio volentieri; non è la lebbra, è solo un gruppo di persone che sono maggiordomi a Roma e pensano di essere padroni in Calabria».

24 aprile
FABRIZIO RONDOLINO/1
(Giornalista)

«Il problema di Gratteri è lo stesso di innumerevoli cortigiani delusi: non mi ascolta! Non fa come dico! Non risponde più ai miei sms!». Detto dal Gran ciambellano…

24 aprile
NINO ZIMBALATTI
(Assessore Comune di Reggio)

Considerazioni di uno juventino su Facebook (testuale): «Come cambiano le stagioni prima i natale Inter + 9 ora che siamo in primavera inoltrata temperature polari da inverno pieno a milano sono surgelati – 21 chi tempu pacciu».

24 aprile
FABRIZIO RONDOLINO/2

 Gratteri «per farsi notare deve criticare Renzi (dopo averlo a lungo corteggiato)». Come ribaltare la realtà con un tweet.

25 aprile
CONO CANTELMI
(Ex candidato presidenza della Regione)

«Avviso per terroni, froci, negri, arabi, asiatici, brutti, bassi, malati, indisponenti etc… In Austria si stanno riorganizzando. Mettiamoci in fila con il braccio sinistro scoperto che ci faranno un simpatico tatoo a cinque cifre. Manca solo il matto col baffetto…».

26 aprile
MIMMO TALLINI
(Consigliere regionale)

«Un marziano si aggira al decimo piano dei corridoi della Cittadella regionale. Un marziano che, a distanza di 18 mesi dalla sua elezione, continua a dispensare favole ai calabresi e a parlare di rivoluzioni e di svolte epocali esistenti solo nella sua fantasia (…) L’augurio è che il presidente Oliverio, prima o poi, visto che sono già passati 18 mesi, comprenda che si trova in Calabria, nella regione più povera del Paese, e non sul pianeta Marte».

26 aprile
TONINO GENTILE
(Sottosegretario)

«La giunta Oliverio? Abbiamo perso un anno e mezzo».

26 aprile
ENZA BRUNO BOSSIO/1
(Deputata Pd)

«Gentile fuori dal governo».

26 aprile
ENZA “A PIÙ NON POSSIO”/2

«C’è una slot machine senza più monete che si aggira per la Calabria. Fermatela prima che esploda con tutto il suo carico di rancore». 

26 aprile
JOLE SANTELLI
(Coordinatr
ice regionale Fi)

«Invece di seguire la massima evangelica del medice cura te ipsum, peraltro assai opportuna, il Pd affida ai suoi manovali il compito di legittimare il chiacchiericcio becero, ergendolo a fatto. (…) Il partito degli inquisiti, degli esiliati, degli ex assessori di centrodestra sotto inchiesta, degli amministratori locali finiti in carcere, delle primarie taroccate, di Calabria Verde e degli appalti sospetti, attacca per non essere attaccato. Invece di Von Clausewitz, però, manda all’arrembaggio personaggi mediocri che avvelenano i pozzi sapendo che sul piano politico non esistono. Sul piano elettorale sono sconfitti ma invocano l’antidoping per vincere a tavolino, ignorando che le loro urine sono dense di Epo».

26 aprile
NICOLA ADAMO

«Dedicato a Jole: mi onoro di essere nella schiera degli esiliati. Dal confino è stata costruita la democrazia. Mi vergognerei se fossi stato il cameriere/a di un leader bavoso assegnato ai servizi sociali perché toccaculo a pagamento».

27 aprile
ARTURO BOVA
(Consigliere regionale)

«Dunque, se “l’indimenticabile ” Scopelliti tornasse nell’Ncd, verrebbe imposto a Giuseppe Falcomatà di fare una lista e una coalizione con il protagonista del “modello Reggio”? Ma possibile che si versi in una tale ignavia? Possibile che tra i “big” non ci sia una sola voce fuori dal coro?».

27 aprile
LUIGI GUGLIELMELLI
(Segretario provinciale Pd Cosenza)

«Alla fine quelli che si dichiarano amici di Renzi e nemici di Oliverio (come se a Roma e Milano sostenessero il Pd per poi dissociarsi in Calabria) cioè Ncd dicono che per colpa mia non sostengono Presta a Cosenza. Indubbiamente una medaglia al valore e una bella storia da raccontare ai miei figli e nipoti quando racconterò della mia esperienza in politica».

28 aprile
ROBERTO GUERRIERO
(Consigliere comunale di Catanzaro)

«Eccovi la maggioranza di cdx in consiglio comunale che partecipa al dibattito sulle residenze Universitarie in centro città. Sveglia Catanzaro».

29 aprile
NICOLA MORRA
(Senatore M5S)

Elezioni a Cosenza: «Siamo gli unici con la fedina penale immacolata».

29 aprile
ALFREDO D’ATTORRE
(Deputato Sinistra italiana)

«Il balletto messo in atto dal Pd a Cosenza è indecoroso. Se ci fosse uno scatto d’orgoglio, se prevalesse un’anima di sinistra, si proverebbe a costruire un vero centrosinistra attorno alla figura di un medico impegnato nel sociale come Valerio Formisani. Ma questo Pd pare più attratto dal mondo dei fratelli Gentile».

29 aprile
FRANCO LARATTA
(Ex deputato)

«D’Attorre lancia in Calabria lancia “Sinistra italiana”. In realtà sta provando a lanciare se stesso nuovamente in parlamento!».

30 aprile
MARIO OLIVERIO E MATTEO RENZI
(Governatore della Calabria e premier)

E abbracciami, stupido!