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Oliverio difende il "Patto": «Ci permetterà di crescere»

CATANZARO Ci crede nel “Patto per la Calabria” Mario Oliverio. E la dimostrazione sta tutta in quella voce rotta dall’emozione, quasi fino all’essere commosso, con cui chiude il suo intervento di p…

Pubblicato il: 04/05/2016 – 13:17
Oliverio difende il "Patto": «Ci permetterà di crescere»

CATANZARO Ci crede nel “Patto per la Calabria” Mario Oliverio. E la dimostrazione sta tutta in quella voce rotta dall’emozione, quasi fino all’essere commosso, con cui chiude il suo intervento di presentazione del patto siglato con il premier Renzi nei giorni scorsi a Reggio Calabria: «Con queste risorse, la nostra regione può davvero farcela, può davvero crescere», chiosa il presidente con gli occhi lucidi.
E non potrebbe non crederci così tanto: politicamente si sta giocando tanto ed è lui stesso a sottolineare che il “Patto” è soprattutto un impegno politico assunto dal governo nazionale.
Risponde così quindi alle critiche piovute negli ultimi giorni su uno strumento che, a detta dei detrattori – come, ad esempio, il governatore della Puglia Michele Emiliano – sarebbe pieno zeppo di opere e finanziamenti che erano già previsti e per i quali, quindi, non ci sarebbe stato bisogno di siglare alcun accordo.
Ma Oliverio rimarca: «Il Patto è uno strumento che mette in campo grandi risorse per la nostra regione: so bene che si tratta di risorse destinate al Mezzogiorno, ma so anche che negli ultimi 30 anni, risorse già destinate e quindi vincolate non sono mai state investite nel Sud, anzi spesso sono state scippate al Mezzogiorno. Ricordo, ad esempio, che da presidente della Provincia di Cosenza, siglai con l’allora premier Prodi un documento che assegnava, in maniera vincolata, dei fondi alle Province di Calabria e Sicilia: quando arrivò Tremonti, quei soldi finirono per essere utilizzati per pagare le quote latte del Nord. Con il Patto per la Calabria, le somme sono al riparo, le risorse sono destinate alla loro sede naturale. Con questo patto – ha proseguito – il governo nazionale riconosce gli impegni rispetto a investimenti di valenza strategica come il porto di Gioia Tauro, la Salerno-Reggio e la nuova SS106. Queste risorse saranno utilizzate per affrontare i grandi nodi dello sviluppo della nostra regione come il sostegno alle imprese e la messa in sicurezza del territorio. Penso poi al grande impulso che possiamo per il turismo e la cultura. Abbiamo già messo in campo, su questi temi, progetti importanti che segneranno la svolta per la Calabria».
Davanti a una platea di addetti ai lavori, con la presenza del vescovo di Lamezia Terme, monsignor Luigi Antonio Cantafora, Oliverio ha così illustrato i numeri del Patto: sono più di sette i miliardi di euro previsti per la nostra regione (compresi i Fondi europei Por-Fesr, Fse e Psr), divisi in macroaree di investimento. Ad esempio, per ambiente e territorio sono previsti 1,6 mld di euro di fondi disponibili, 665 mln per lo Sviluppo Economico, 295 per Turismo, Sport e Cultura, 912 mln per l’Edilizia scolastica, 662mln per quella sanitaria e 95 mln di euro per la sicurezza. Inoltre, altri fondi arriveranno grazie agli accordi per il rinnovo delle infrastrutture ferroviarie con, Anas, Ministero delle Infrastrutture ed Rfi che potrebbero portare il totale delle risorse assegnate alla Calabria oltre il tetto dei 10mld di euro.
E proprio in tema di reti ferroviarie, saranno 6 i milioni di euro che la Regione investirà per lo studio di fattibilità relativo alla realizzazione dell’Alta Velocità ferroviaria tra Reggio Calabria e Salerno. Insomma, una pioggia di euro che serviranno, secondo il governatore a passare «dalle parole ai fatti».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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