Elezioni universitarie, sparisce la lista dei Gd

ROMA Cosa c’è dietro la mancata presentazione della lista Run (Rete universitaria nazionale) nella circoscrizione meridionale per il rinnovo del Consiglio nazionale degli studenti? È un dubbio che agita, e non poco, da qualche settimana i Giovani democratici calabresi. Un dato, per il momento, è certo: l’organizzazione giovanile del Pd non esprimerà un proprio candidato alle consultazioni in programma per il 18 e 19 maggio. «È un episodio di una gravità inammissibile», protesta adesso Mario Valente, segretario regionale dei Gd calabresi, che doveva essere il candidato di punta per il Cnsu. 
Il caso si trova adesso sulla scrivania di Mattia Zunino, da poco eletto alla segreteria nazionale dei Gd e di Rebecca Ghio, coordinatrice nazionale della Run a cui viene imputata la responsabilità del flop. «Bisogna fare chiarezza – scrivono nella lettera Valente e i cinque segretari provinciali calabresi dei Gd – su quanto successo e identificare una strategia politica consona alla nostra organizzazione, rinunciando ad alchimie elettorali che di fatto, a causa dell’irresponsabilità di alcuni, ha minato alle basi di un progetto nazionale che nel tempo è stato identificativo in tutti gli atenei della nostra organizzazione».
Nel mirino c’è la strategia politica pensata a Roma in vista della tornata elettorale che interessa gli universitari: «Nel corso di diverse riunione si è auspicato che anche qui nel Mezzogiorno si procedesse ad unificare le forze politiche della Run e dell’Udu. Purtroppo a livello nazionale non si è riusciti in questa impresa politica, anche se a livello territoriale eravamo pronti ad unire le forze e procedere in maniera unificata».
In un clima da rompete le righe, c’è anche chi tra i Gd ha pensato di candidarsi all’interno di liste non proprio vicine alle posizioni dell’organizzazione giovanile dei dem: «Davanti a questi episodi, gravi e intollerabili – proseguono sempre Valente e gli altri -, è arrivato il momento di tracciare un margine e impedire l’umiliazione dei tanti nostri iscritti che quotidianamente si impegnano per rappresentare progetti politici seri e lontani anni luce da posizioni impregnate di civismo dove vige l’idea di imparzialità politica».
Consumato il patatrac, i Gd calabresi invocano provvedimenti immediati: «È opportuno che si proceda all’azzeramento totale del gruppo nazionale che ha guidato la Run. Si riprenda da subito il dialogo con la federazione dei Giovani socialisti, insieme a loro si proceda ad una definizione del progetto nazionale studentesco che deve essere distante dagli episodi visti negli ultimi tempi. Si definisca anche per il Sud una nuova posizione politica, a partire dalla competizione del Cnsu. Queste elezioni possono rappresentare l’inizio e la definizione del nuovo progetto politico che ci vedrà protagonisti nella nuova fase all’interno del Consiglio nazionale della rappresentanza studentesca».

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it