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Apre il Palazzo della cultura a Reggio, esposto il “tesoro” di Campolo

REGGIO CALABRIA La città e la provincia di Reggio Calabria si riappropriano di un patrimonio della collettività. Si tratta della ricca collezione di quadri confiscata definitivamente dallo Stato a …

Pubblicato il: 07/05/2016 – 13:15
Apre il Palazzo della cultura a Reggio, esposto il “tesoro” di Campolo

REGGIO CALABRIA La città e la provincia di Reggio Calabria si riappropriano di un patrimonio della collettività. Si tratta della ricca collezione di quadri confiscata definitivamente dallo Stato a Gioacchino Campolo, il “re dei videopoker” che investiva i proventi delle slot machine in dipinti preziosi, esposti nel “Palazzo della cultura” intitolato a Pasquino Crupi, uno dei più noti intellettuali calabresi. Una collezione scoperta nel 2010 che ha impressionato anche gli investigatori più esperti, abituati a scovare tesori, gioielli e pezzi di valore accumulati dalla criminalità organizzata. Si tratta, in particolare, di 124 dipinti che da questa mattina arricchiscono palazzo “Pasquino Crupi”, trasformato in museo ed oggi inaugurato ed aperto al pubblico nell’ambito dell’edizione 2016 degli “Stati generali della cultura”, un ricco programma di eventi e manifestazioni culturali e musicali, organizzato dall’assessorato alla Cultura ed alla Legalità della Provincia di Reggio Calabria, diretto da Edoardo Lamberti Castronuovo. Il Palazzo della cultura, un ex brefotrofio realizzato negli anni ’20, oltre alla collezione confiscata a Campolo, ospita in un piano la collezione “San Paolo”, composta da preziose icone; un “San Giorgio con il volto sfregiato”, originariamente attribuito ad Antonello da Messina; un bozzetto di Raffaello e una “Madonna con bambino” di Cima da Conegliano. Una parte dell’edificio ospita, inoltre, una biblioteca realizzata con l’acquisizione dei libri della collezione del senatore Guglielmo Calarco. Nell’ultimo piano, infine, c’è un allestimento dedicato al bergamotto. «Oggi – ha detto l’assessore Lamberti Castronuovo – qui c’è lo Stato. C’è un museo vero con una collezione di quadri dal valore immenso, non soltanto economico. C’è il valore più bello che è quello della legalità, il valore etico, morale che non ha prezzo». A margine dell’inaugurazione c’è stata la firma tra Agenzia nazionale per i beni confiscati, il Comune e la Provincia di Reggio per la consegna di alcuni immobili confiscati dallo Stato e destinati a finalità sociali.

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