COSENZA Sei aspiranti sindaco, più di mille in lizza per un seggio in consiglio comunale, ma la sorpresa più grossa a Cosenza è sicuramente la mancata candidatura di Katya Gentile. L’erede di Pino Gentile, l’ex vicesindaco che più di tutti si è spesa per convincere il Nuovo centrodestra a sostenere Enzo Paolini, si chiama fuori. «L’ho fatto per favorire una più ampia partecipazione. Molti amici che compongono la lista di “Cosenza Popolare” non sarebbero scesi direttamente in campo se ci fossi stata io». Lady Gentile assumerà i gradi di king maker dei centristi in questa campagna elettorale. Il resto si vedrà, molto dipenderà dal risultato di Paolini e da quello conseguito dalla lista che si rifà alle posizioni del Nuovo centrodestra.
DIVISI IN FAMIGLIA Per una famiglia che marcia unita, ce n’è un’altra che si spacca sull’altare delle amministrative. È quella dei Catizone. Eva, l’ex sindaco no-global, è ormai da settimane al fianco del candidato a sindaco del centrodestra Mario Occhiuto. Suo fratello Lorenzo, invece, è candidato nella lista “Uniti per la città” che sostiene il dem Carlo Guccione. E d’altronde non c’è molto da rimanere meravigliati: Catizone (Lorenzo) lavora da anni nello staff del governatore Mario Oliverio. Si capisce, dunque, il perché abbia deciso di sposare con convinzione il progetto politico messo in piedi dal centrosinistra cosentino a guida Pd.
IL SOGNO DI FRANZ Sempre nella coalizione che sostiene il consigliere regionale dem c’è Franz Caruso, noto penalista col vizio della politica. Guiderà (ancora una volta) la lista del Partito socialista e avrà un motivo in più per sperare nella vittoria del leader della sua coalizione. Se Guccione diventasse sindaco dovrebbe lasciare lo scranno che attualmente occupa a Palazzo Campanella. Al suo posto entrerebbe proprio Caruso, che alle ultime regionali è risultato il primo dei non eletti nella lista del Pd in provincia di Cosenza.
IL FORFAIT DEI DUE LITIGANTI Si sono scontrati per tutta la campagna elettorale, annunciando reciproche querele. Alla fine nessuno dei due, almeno in questa prima fase, sarà coinvolto in prima persona. Tanto Vittorio Sgarbi (sulla scheda elettorale, comunque, comparirà la lista che porta il nome del critico d’arte), quanto Gabriele Petrone guarderanno la contesa dalla tribuna. Il primo sarà assessore (Occhiuto dixit) in caso di vittoria del centrodestra, il secondo si è fatto da parte per ragioni di corrente: gli “adamiani” faranno convogliare i loro consensi su Damiano Covelli.
PADRE E FIGLIA IN LISTA Quella di Vincenzo “Guru” Iaconianni è sicuramente la candidatura che ha strappato i maggiori sorrisi. L’ex bancario guiderà la lista di “Hettaruzzu Hebdo” e tra coloro inseriti in lista c’è anche Lorenza, la sua primogenita. Tra i 21 nomi che si pongono come obiettivo quello «di dissacrare i sepolcri imbiancati della politica cosentina» c’è anche quello di uno chef d’eccezione: Tonino Napoli, che attualmente delizia palati tra Cosenza e la costa Tirrenica.
Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it
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