HORROR SHOW | Sciacalli e sporcaccioni

di Pietro Bellantoni

2 maggio
ANTONIO EROI
(Presidente del consiglio provinciale di Reggio)

«Ma oggi non sento più di restare a casa mia con estranei al mio fianco. Il partito di Forza Italia è diventato un albergo ad ore».

2 maggio
CARLO GUCCIONE
(Candidato sindaco di Cosenza)

«Quando noi ci misuriamo in una competizione lo facciamo per vincere, se possibile anche al primo turno». Certo, come no.

2 maggio
ERNESTO MAGORNO
(Segretario regionale del Pd)

Dopo la candidatura di Guccione: «Uniti non abbiamo avversari, qualcuno ci descriveva nel caos, beh, se questo è il caos…». Cos’altro deve succedere?

2 maggio
JOLE SANTELLI
(Coordinatrice Fi Calabria)

«Trovo francamente noiosi e abbastanza ridicoli i toni di alcuni post… Il verbo “umiliare” è quello principale: Tizio umilia Caio, Tizia umilia Sempronio… Una sorta di apologetica narrazione delle gesta dei condottieri senza paura… Per la verità l’utilizzo del medesimo stile, l’innalzare i personaggi a una sorta di eroi vendicatori e arroganti, l’enfasi nella descrizione rendono abbastanza patetico il tutto».

3 maggio
COORDINAMENTO “GUCCIONE SINDACO”
(Comitato politico)

«A noi del Pd piace vincere facile. Con Guccione non ci sarà partita e questo spiega il panico dell’entourage di Occhiuto».

3 maggio
ILARIO SORGIOVANNI
(Candidato a sindaco di Crotone)

Giudizio “soft” su Gettonopoli. «È veramente incredibile che dei rappresentanti delle istituzioni, pervicacemente, non abbiano lasciato neanche le briciole del loro malloppo e abbiano falsificato o celato i verbali per intascare anche i 37 euro per ogni commissione racimolando uno stipendiuccio aggiuntivo sottratto alla comunità. È bene che stiano lontani dalle liste elettorali per le prossime elezioni amministrative e che stiano a casa a riflettere sulle proprie responsabilità». Non ci conterei.

4 maggio
ANGELINO ALFANO
(Ministro dell’Interno)

«In Calabria comanda lo Stato, non la ‘ndrangheta». Mai una buona notizia.

5 maggio
MASSIMO RIPEPI
(Consigliere comunale Reggio)

«”Chisti simu”, dice qualcuno. Serviva proprio un Twitter di Renzi sull’aeroporto di Reggio Calabria per far capire ancora di più l’inettitudine, l’incompetenza e la malavoglia di affrontare i problemi della città».

5 maggio
GIULIA FRESCA
(Ex assessore giunta Occhiuto)

«Sono stupita che una mia candidatura possa suscitare tante reazioni. Anzi, mia figlia è anche preoccupata per gli attacchi che mi giungono sui social. Ma io no, perché sono consapevole di non aver commesso nessun tradimento e nessun salto della quaglia».

6 maggio
ANNA RITA LEONARDI
(Dirigente Pd Calabria)

I motivi del ritiro della candidatura a sindaco di Platì: «Questa scelta nasce anche a seguito di alcune vicende che, da un anno e per un anno, continuano a perdurare sul territorio platiese. Vicende che rendono queste elezioni, ancora oggi, non un alto momento politico, ma una farsa degna del peggiore sceneggiatore». Sì, è stata una fiction vergognosa. 

6 maggio
RENATO MEDURI
(Ex senatore)

«Una vergogna senza eguali consumata sulla pelle di un nobile paese aspromontano. Ora c’è il rischio reale che poco dopo le elezioni “Agnellino Alfano”, giustiziere per conto terzi, faccia sciogliere il prossimo consiglio comunale».

6 maggio
MARIA CARMELA LANZETTA
(Ex ministro)

(Da Radio24) La sede del Pd di Platì «è stata una sede aperta e chiusa, un’operazione buona per un giorno, di facciata ma non ho contezza del lavoro fatto né di un segretario di partito che abbia lavorato sul territorio».

7 maggio
LUIGI GUGLIELMELLI
(Segretario provinciale Pd Cosenza)

«Alla fine a Platì ci saranno due liste e due candidati a sindaco. Ritorna dunque la fiducia nella democrazia e nelle istituzioni». E non è merito del Pd.

7 maggio
FAUSTO ORSOMARSO
(Consigliere regionale)

Occhiuto accusato di aver saldato i suoi debiti grazie al Comune. La difesa: «Alla luce del sole contro le loro stanze tetre e buie: sporcaccioni».