LAMEZIA TERME «La nuova agitazione dei lavoratori della Fondazione Terina attuata nei giorni scorsi impone a tutta la classe politica cittadina di riprendere in mano con forza i punti chiave che tutte le forze politiche avevamo condiviso con l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno nel consiglio comunale di novembre scorso: applicare l’articolo 13 della legge regionale sul riordino degli enti regionali e attivare un’interlocuzione costante ed efficace con la Regione, a cominciare dall’istituzione di un tavolo tecnico per l’applicazione della legge regionale, a cui dovrà partecipare una rappresentanza del consiglio comunale lametino». Lo dichiara, in una nota, il consigliere comunale di Lamezia Terme Rosario Piccioni.
«Salvaguardia dei posti di lavoro; rilancio della Fondazione attraverso la concentrazione delle attività di ricerca e collegandole al settore produttivo agroalimentare; un nuovo protagonismo istituzionale del nostro Comune nei progetti della Fondazione: sono trepunti per noi irrinunciabili se vogliamo offrire una prospettiva positiva ai lavoratori e alle loro famiglie e salvaguardare le potenzialità che in questi anni sono cresciute all’interno della Fondazione. Ancora una volta voglio esprimere ai lavoratori della Fondazione e alle loro famiglie tutta la mia solidarietà e un sincero apprezzamento per la dignità e lo spirito costruttivo con cui stanno attraversando, ormai da diversi anni, una fase estremamente complicata per la vita della Fondazione. E voglio sottolineare – continua Piccioni – anche lo spirito di grande collaborazione con cui tutte forze sindacali stanno dando un importante contributo alla risoluzione della vicenda. Prendiamo atto delle ultime dichiarazioni del vicepresidente della giunta regionale Viscomi, che ha annunciato a breve lo sblocco di almeno due delle quattro mensilità arretrate dei lavoratori e che presto partirà la convenzione per l’attivazione del laboratorio fitopatologico regionale presso la Fondazione Terina. Saremo vigili».
Ci auguriamo – aggiunge – che sia il primo passo verso una soluzione positiva della vicenda, in vista di un più ampio progetto di crescita della Fondazione. Come ho già ribadito nel consiglio comunale aperto di novembre scorso, la vicenda della Fondazione Terina chiede alla politica a tutti i livelli un’assunzione di responsabilità. Noi continueremo a fare la nostra parte ricercando un’interlocuzione istituzionale con la Regione e chiedendo l’applicazione della legge regionale del 2013. Ci auguriamo che quella costruttiva collaborazione istituzionale con la Regione, che il centrodestra di Scopelliti ha sempre negato alla nostra città, con Oliverio possa concretizzarsi su questa e su tante altre questioni che riguardano la nostra città e il nostro territorio. E in questo senso, per quanto mi riguarda, non si faranno sconti a nessuno. Se la giunta Oliverio riuscirà a risolvere positivamente la vicenda, gliene daremo atto. Altrimenti come consiglio comunale della terza città della Calabria continueremo a battere i pugni sui tavoli per chiedere non l’impossibile, ma semplicemente l’applicazione di una legge regionale che riorganizza i compiti della Fondazione e punta a salvaguardare i livelli occupazionali attraverso il trasferimento dei lavoratori presso altri enti, aziende e società calabresi Senza guardare al colore politico o a interessi di parte, auspico che possiamo proseguire la strada intrapresa con il consiglio comunale di novembre scorso, ponendoci come obiettivo prioritario garantire il futuro dei lavoratori e rilanciare una struttura che deve continuare svolgere una funzione importante a servizio di tutta la regione».
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