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FATA MORGANA | Gli amministratori di Villa scivolano sulla Perla dello Stretto

VILLA SAN GIOVANNI È stato un risveglio brusco per il sindaco di Villa, Antonio Messina, e il suo responsabile del Settore Tecnico Urbanistico Francesco Morabito, attualmente anche componente del c…

Pubblicato il: 10/05/2016 – 19:07
FATA MORGANA | Gli amministratori di Villa scivolano sulla Perla dello Stretto

VILLA SAN GIOVANNI È stato un risveglio brusco per il sindaco di Villa, Antonio Messina, e il suo responsabile del Settore Tecnico Urbanistico Francesco Morabito, attualmente anche componente del consiglio provinciale in quota centrodestra.
Non era ancora l’alba quando i militari della Guardia di Finanza li hanno buttati dal letto per notificare un decreto di perquisizione, che ha interessato tanto le abitazioni private come gli uffici comunali. Stando a quanto emerso dalle indagini, anche loro erano interlocutori privilegiati di Romeo. Da vicesindaco, quale nella scorsa legislatura, Messina si è più volte consultato con l’avvocato in relazione alla riapertura della Perla dello Stretto, ma non solo per quel che riguarda vincoli urbanistici e un’agibilità per lungo tempo latitante. Secondo quanto emerso dalle indagini, Messina e Romeo avrebbero discusso in dettaglio anche in riferimento all’assunzione di dipendenti. Sempre la Perla dello Stretto è alla radice dei guai che oggi affrontano il dirigente Francesco Morabito e Donatella Canale, responsabile del Settore Polizia Locale e Attività Produttive. Per ore, i finanzieri hanno passato al setaccio gli uffici comunali, per poi andare via con sottobraccio una considerevole mole di faldoni e diversi hard disk. Allo stato, non è dato sapere se ci siano contestazioni a carico di politici e funzionari di Villa, tanto meno di che natura, ma di certo la Perla dello Stretto è da anni un cruccio per l’amministrazione villese, che solo nel 2013, dopo undici anni dall’inizio delle attività, di è accorta che la Perla dello Stretto ha funzionato dalla sua inaugurazione senza uno straccio di certificato di agibilità. Per questo il 15 luglio 2013, proprio la Canale ha perentoriamente comunicato alla Romeo Antonino S.r.l. – società originariamente proprietaria della struttura – e al liquidatore giudiziario, l’avvocato Mariangela Petullà, la sospensione della licenza, ordinando anche l’immediata «chiusura dell’attività di Grande Struttura di Vendita esercitata nei locali facenti parte del fabbricato 44/46/48 del comune di Villa San Giovanni, fino al rilascio, ove vi siano i presupposti fattuali, di autorizzazione dì agibilità».
Motivo? Quei lavori edili – ai più noti – che l’Amministrazione ha invece scoperto solo in seguito a un sopralluogo. Un intervento che all’epoca ha permesso di verigificare che quei lavori «hanno comportato una modifica del fabbricato con la creazione di nuove unità immobiliari e risultano ancora in corso, il che rappresenta un pregiudizio per le condizioni di sicurezza, salubrità ed igiene della struttura». Inoltre, la dirigente si preoccupava di segnalare che «visti gli atti del fascicolo, il fabbricato originario relativo alla Grande Struttura di Vendita denominata “Centro Commerciale La Perla dello Stretto “, si può dichiarare che lo stesso non disponeva di certificato di agibilità, infatti in data 04.07. 2003 la richiesta presentata in data 26.11. 2002 è stata definitivamente sospesa».
Un dettaglio che negli anni non sembra aver impedito alla Perla di funzionare, tanto meno all’Amministrazione comunale di rilasciare e rinnovare le necessarie licenze e autorizzazioni alla società che aveva acquisito l’immobile. Tutti motivi che nel luglio di due anni fa hanno spinto il giudice Giuseppe Campagna, titolare del procedimento di concordato preventivo cui la società Romeo srl che possedeva la Perla ha avuto accesso, non solo ad impugnare l’atto della dirigente di fronte al Tribunale amministrativo, dando per questo mandato all’avvocato Natale Carbone, ma anche a trasmettere in Procura «ravvisandosi la possibilità che siano stati o possano essere stati posti in essere atti che presentano profili di rilevanza penale». E che potrebbero essere all’origine degli attuali guai degli amministratori di Villa.

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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