SIDERNO I carabinieri del gruppo di Locri e, in particolare, del nucleo operativo della locale compagnia e della stazione carabinieri di Siderno, hanno tratto in arresto Andrea Giuseppe Papalia, di 19 anni, originario del luogo, gravemente indiziato di aver commesso due distinte rapine, travisato e con armi, ai danni di una tabaccheria e di un supermercato di Siderno, rispettivamente il 9 febbraio e il 30 marzo 2015. L’odierna operazione, denominata “Dandi” ha permesso di valorizzare una lunga e complessa attività di indagine nel corso della quale si è operata una intensa ed efficace attività info-operativa tra le diverse componenti dell’Arma territoriale, le quali hanno attuato per settimane lunghi e mirati servizi di perlustrazione, sostenuti, altresì, da una efficace attività di tipo tecnico-investigativo svolta dai reparti specializzati dell’Arma. Gli eventi criminosi addebitati al ragazzo, all’epoca dei fatti, avevano ingenerato un vero e proprio clima di tensione e di paura nella cittadinanza locale particolarmente allarmata dalla sfrontatezza di un rapinatore che per mesi ha ingenerato grande preoccupazione in tutte le potenziali vittime di rapine (ossia titolari e/o lavoratori di piccole ditte/imprese o esercizi commerciali anche a conduzione familiare).
L’assidua e costante presenza dell’Arma – tramite i servizi di controllo del territorio svolti dalle pattuglie automontate del nucleo radiomobile della compagnia di Locri e della locale stazione carabinieri – ha nuovamente riportato la situazione alla normalità. I fatti accaduti, oltre ad essere connotati da una oggettiva spregiudicatezza ed una intrinseca violenza nell’azione, sono da ritenersi ancora più riprovevoli, se si tiene conto che le rapine sono state portate a termine da un giovane ragazzo, non ancora ventenne.
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A seguito delle risultanze investigative Papalia è stato ritenuto responsabile delle due rapine per la comprovata sussistenza di gravi, precisi e concordanti indizi desunti dall’attività d’indagine di tipo tecnico, suffragata dagli accertamenti svolti dalla sezione “Grafica e Fonica” del Ris (Reparto investigazioni scientifiche) di Messina, nonché dalle perizie dei Ctu designati dall’auorità giudiziaria di Locri. L’arrestato, così come disposto dal Tribunale di Locri, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, prescrivendo contestualmente il divieto di non allontanarsi senza autorizzazione del giudice e di non comunicare (nemmeno per telefono o con altri mezzi informatici e/o telematici) con persone diverse dai familiari conviventi.
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