LAMEZIA TERME «Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, netturbini in servizio per il comune di Lamezia Terme, furono uccisi da mano mafiosa rimasta ignota il 24 maggio del 1991. Morirono senza sapere perché, vittime casuali e sacrificali di una guerra per gli appalti, caduti all’alba durante il proprio turno di lavoro». La sezione di Libera di Catanzaro è intitolata alla loro memoria. Quest’anno, in occasione del venticinquesimo anniversario di quel duplice omicidio, Libera ha deciso di ricordarli nell’ora e nel luogo della loro morte: in contrada Miraglia di Sambiase, alle cinque del mattino. Fu in quella piazzetta di Sambiase che i due lavoratori vennero trucidati a colpi di kalashnikov da una mano rimasta ignota, da mandanti ancora senza nome. Sullo sfondo di questo omicidio, gli appalti relativi alla raccolta dei rifiuti che in quegli anni erano passati dalla gestione pubblica a quella privata.
«Sarà una levataccia – scrive Libera –, ma sarà anche il segno tangibile della nostra volontà di ricordare e di cambiare le cose. Il 24 maggio, più che in ogni altra occasione, sarà importante esserci. Prepariamoci a ricordare il loro sacrificio».
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