COSENZA «Apprezzo molto i tanti interventi dell’onorevole Mimmo Tallini a difesa dell’azione di governo che insieme abbiamo svolto. E lo ringrazio di cuore per i ripetuti apprezzamenti che mi rivolge nei quali con generosità evidenzia i risultati ottenuti nel settore strategico del quale mi sono occupato. Del resto i fatti spiegano meglio di mille parole: l’ultimazione dei lavori per i nuovi impianti di risalita a Lorica, la conclusione degli interventi a Mongiana, l’aviosuperficie di Scalea, il comprensorio sciistico di Gambarie, l’ostello di Scilla, la città della scienza di Taverna insieme alle tante inaugurazioni che in questi mesi si sono succedute in tanti comuni della Calabria rappresentano al meglio la bontà della politica dei fatti che siamo stati in grado di mettere in campo». È quanto dichiara l’ex assessore regionale Giacomo Mancini.
«I risultati di questa nostra azione- prosegue – sono apprezzati (e non da oggi) sia dall’onorevole Carlo Guccione che ha più volte speso parole di plauso e anche dall’onorevole Mario Oliverio che è andato oltre le parole (sempre molto gradite, da ultime quelle pronunciate a Lorica) chiamando a importanti responsabilità (ben maggiori di quelle che avevano con la nostra amministrazione) quei tecnici grazie al cui impegno abbiamo ottenuto i risultati di cui giustamente anche l’amico Tallini è orgoglioso».
« La contraddizione, invece, è tutta in capo a quei dirigenti di quel poco che resta di Forza Italia – aggiunge Mancini – che a Cosenza sono stati beneficiati dal nostro lavoro e, grazie alle tante risorse che noi abbiamo destinato, hanno avuto la possibilità di gestire una mole di finanziamenti che la città non ha mai ricevuto nella sua storia. Costoro non perdono occasione per sminuire e criticare il lavoro di cui l’amico Tallini é stato tanta autorevole e fattiva parte. Del resto sono gli stessi dirigenti che non volevano candidare nelle liste di Forza Italia Mimmo Tallini, sono gli stessi che gli hanno impedito di capeggiare la lista nella sua circoscrizione, sono gli stessi che una volta registrato il successo elettorale riportato non hanno mosso un dito per farlo iscrivere al gruppo consiliare del partito per il quale tanto aveva raccolto. Sono quelli che al contrario dell’onorevole Tallini che si presenta in consiglio regionale avvolto in un bandierone di Forza Italia, a Cosenza scelgono di ammainare bandiera e di nascondere il simbolo di Forza Italia, nella speranza vana di ammantarsi di civismo e nel tentativo maldestro di far dimenticare il loro essere professionisti della politica e uomini dediti alla gestione del potere».
«Cosa c’entra Mimmo Tallini con costoro? Mi permetto di rispondere: poco e niente. Ecco perché mi auguro che anche lui voglia tornare ad imboccare un progetto riformatore che punti a mettere insieme riformisti e moderati e che si contrapponga ai populismo dilagante in Italia e in Calabria. Ad esporre le ragioni di questo ambizioso disegno domani sarà a Cosenza il senatore Denis Verdini – conclude Mancini facendo riferimento alla conferenza stampa del leader di Ala in programma per le 16,30 all’Italiana Hotel di Cosenza –. Potrebbe essere un’occasione per ritrovarci anche con Mimmo Tallini».
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