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Un triangolare per far vincere la legalità

REGGIO CALABRIA Avversari sul campo per suggellare una battaglia comune: la lotta alla criminalità organizzata. Magistrati, parlamentari e prefetti, con le rispettive rappresentative nazionali, si …

Pubblicato il: 16/05/2016 – 17:27
Un triangolare per far vincere la legalità

REGGIO CALABRIA Avversari sul campo per suggellare una battaglia comune: la lotta alla criminalità organizzata. Magistrati, parlamentari e prefetti, con le rispettive rappresentative nazionali, si sono sfidati sul terreno dello stadio Granillo nel “Triangolare della legalità” promosso dal ministero dell’Istruzione e della ricerca, dalla Direzione antimafia, dall’Autorità nazionale anticorruzione e dall’Associazione nazionale magistrati, in collaborazione del Coni. Ed è subito festa con uno “spettacolo” sportivo che si celebra sotto le gigantografie di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Dagli spalti della tribuna coperta, affollati da tanti giovani studenti reggini, l’ondata di calore ed entusiasmo che ha sospinto le performance agonistiche di chi, nella vita, calca ben altri campi da gioco ma sempre nella prospettiva di una “squadra-Stato” che vuole vincere la sua partita contro le mafie. Metafore che si rincorrono, dietro un pallone di calcio, ma che restituiscono la misura di un impegno che costa fatica, sudore, tattica, strategia e talento.
E ci sono presenze e testimonianze importanti che hanno arricchito un’iniziativa che costituisce l’articolazione pomeridiana di una giornata spesa e vissuta nel territorio reggino all’insegna della legalità. A fare gli onori di casa il prefetto Claudio Sammartino e il Questore Raffaele Grassi, a bordo campo, mentre il sindaco Giuseppe Falcomatà ha indossato scarpe chiodate e maglia blu per unirsi alla rappresentativa dei parlamentari. In campo anche gli ex calciatori della Reggina Francesco Cozza e Davide Franceschini. Il commento di Antonino Raffa e Andrea Lucchetta, poi, a rimarcare con solennità e brio, le gesta atletiche delle compagini.
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IMPEGNO COMUNE Il “triangolare della legalità” ha portato in riva allo Stretto anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, che ha sottolineato l’impegno comune di politica e magistratura nella lotta alla criminalità organizzata: «Il confronto è utile su tutti i campi. È giusto che ci si incontri e ci si scontri in una partita di calcio, ma si deve estendere anche su altri campi». Il sottosegretario, prima del fischio d’inizio, ha ricordato anche i passaggi salienti dell’incontro con il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà: «Ci siamo visti a 15 giorni dall’impegno assunto dal presidente Renzi e abbiamo fatto il punto sugli impegni presi, sulle opere in cantiere e quelle da progettare e sui tempi. In special modo ci siamo confrontati sui fondi Cipe stanziati per consentire il completamento del nuovo Tribunale di Reggio, che deve essere consegnato alla città il prima possibile».
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«GIORNATA DA ISTITUZIONALIZZARE» «Si schiera con i prefetti, Luca Palamara, componente del Csm ed ex presidente di Anm. Anche per il magistrato l’evento ha una forte valenza simbolica: «Non nascondo il mio amore per la Calabria e la mia gioia di esser qui oggi. La giornata del 16 maggio dovrà essere istituzionalizzata, dovrà diventare la giornata della legalità in questa regione. Questo evento vuole segnare il riscatto per una terra che spesso viene rappresentata diversamente da quello che può offrire e da quella che è la realtà». Infine, una riflessione su mezzi e strumenti di cui la magistratura deve essere dotata per rendere più efficace la sua battaglia: «È necessario dare al Paese giudici attrezzati professionalmente».
Non è voluto mancare neanche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a cui è andato l’onore del calcio di inizio sotto la direzione arbitrale dell’internazionale Paolo Valeri: «La legalità nella vita è un dovere in tutti i settori – ha affermato Malagò – e nello sport più che mai. Oggi lo sport è il centro di tutto, è una di quelle cose di questo Paese che, nonostante i tanti problemi, sicuramente rappresenta un’eccellenza. E questo ci viene riconosciuto». Tra le vecchie glorie del calcio ha emozionato anche la presenza Giancarlo “Picchio” De Sisti in qualità di allenatore della nazionale parlamentari.

Manuela Foti
redazione@corrierecal.it

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