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La scure del Tar sulla Provincia di Cosenza

COSENZA La nomina del vicepresidente della Provincia di Cosenza, firmata lo scorso mese di febbraio dall’ex presidente Mario Occhiuto, è illegittima. È quanto ha stabilito il Tar Calabria con …

Pubblicato il: 17/05/2016 – 11:23
La scure del Tar sulla Provincia di Cosenza

COSENZA La nomina del vicepresidente della Provincia di Cosenza, firmata lo scorso mese di febbraio dall’ex presidente Mario Occhiuto, è illegittima. È quanto ha stabilito il Tar Calabria con una sentenza che è stata depositata nelle scorse ore. Dunque, va a vuoto il tentativo dell’architetto forzista che aveva provato a imporre il nome di Francesco Bruno alla guida dell’ente intermedio prima che venisse dichiarata la sua decadenza dalla carica di sindaco di Cosenza e, quindi, di presidente della Provincia.
La decisione del tribunale amministrativo calabrese, che ha accolto un ricorso del consigliere provinciale dem Graziano Di Natale, non sorprende. Già nel momento in cui fu ufficializzata la sfiducia a Palazzo dei Bruzi, con la conseguente fine anticipata della legislatura, fu subito chiaro che Occhiuto avrebbe dovuto lasciare la poltrona di presidente della Provincia. C’è una legge nazionale, la numero 56 del 2014, che non lascia spazio a molte interpretazioni. Al comma 65 dell’articolo 1 è chiaramente indicato che «il presidente della Provincia decade dalla carica in caso di cessazione dalla carica di sindaco». Resta adesso da capire chi prenderà in mano le redini della Provincia. È probabile che le funzioni di vicepresidente vengano assegnate al consigliere “anziano”, probabilmente lo stesso Di Natale che ha trascinato Occhiuto davanti al Tar. 

MAGORNO ESULTA Tra i primi a commentare la decisione del Tar c’è il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno, secondo cui «la decisione del Tribunale amministrativo regionale che ha dichiarato illegittima la nomina vicepresidente della Provincia di Cosenza, Franco Bruno, premia la battaglia condotta dal Partito democratico, finalizzata al rispetto delle norme in un contesto imprescindibile di legalità». «Una nomina che era viziata da evidenti profili di inopportunità politica e istituzionale: la legge, infatti, è molto chiara nello stabilire che il presidente cessa le proprie funzioni dal momento in cui decade da sindaco – spiega Magorno -. Ma Occhiuto ha forzato la mano con l’evidente intento di continuare a esercitare il controllo amministrativo sulla Provincia in vista delle elezioni comunali. Con la sentenza di oggi, il Tar riconduce la vicenda della successione alla presidenza della Provincia nell’alveo della legalità, come sollecitato dal nostro partito sin dall’inizio. Al posto di Franco Bruno deve subentrare il consigliere anziano, Graziano Di Natale del Pd, come avrebbe dovuto essere sin dall’inizio, senza il tentativo di Occhiuto di aggirare la legge a proprio uso e consumo e per il proprio esclusivo tornaconto elettorale».

IL RICORSO DI BRUNO Il vicepresidente disarcionato, Francesco Bruno, annuncia ricorso contro la decisione adottata a Catanzaro, che «è in palese contrasto con le decisioni del Consiglio di Stato in materia». L’autore dell’azione giudiziaria, Di Natale, invece, si autoproclama (in un comunicato a sua firma diffuso dall’ufficio stampa dell’ente) nuovo vicepresidente della Provincia. 

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it

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