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Le carte che spiegano il "modello Occhiuto"

COSENZA Le determine sono già uno dei tormentoni della campagna elettorale a Cosenza. Un argomento che torna ciclicamente. È già apparso nei confronti tra i candidati, rimbalza nei comizi soci…

Pubblicato il: 17/05/2016 – 16:12
Le carte che spiegano il "modello Occhiuto"

COSENZA Le determine sono già uno dei tormentoni della campagna elettorale a Cosenza. Un argomento che torna ciclicamente. È già apparso nei confronti tra i candidati, rimbalza nei comizi social e in quelli (più démodé) nei cinema cittadini. I lavori assegnati dall’amministrazione comunale guidata da Mario Occhiuto con i caratteri della “somma urgenza” non sono soltanto un tormentone politico: rappresentano un modello di governo del territorio.
Il problema non è la singola delibera ma il quadro d’insieme. All’ex sindaco, i suoi oppositori – e anche una parte degli ex alleati – contestano di aver elevato a sistema la distribuzione dei fondi attraverso le determine dirigenziali. Lavori per cifre sotto soglia destinati, appunto, in somma urgenza, in modo da bypassare le gare d’appalto.
Conviene dunque analizzarlo, questo sistema, e cercare di raccontarlo nei suoi punti singolari. Partiamo dalla calda estate del 2012: in sole 48 ore, tra l’8 e il 9 agosto, gli uffici di Palazzo dei Bruzi rilasciano 61 determine (più di una ogni ora) per un valore complessivo di 1 milione 763mila euro. Tutte relative a interventi di manutenzione straordinaria indifferibili e urgenti. È il vertice di una macchina che, in quell’anno, macina in totale 710 determine dirigenziali nel solo settore Infrastrutture. Di queste, ben 474 (cioè il 67%) sono relative a interventi dichiarati di somma urgenza. Due volte su tre, i burocrati del municipio governato dal centrodestra – che, a quei tempi era compatto e ben lontano dalle fratture che hanno portato alla caduta della giunta – scelgono la via più rapida, quella che non passa per un bando pubblico. D’altra parte, le somme non sono enormi, anche se in alcune circostanze vengono utilizzate per scopi che, almeno in apparenza, sono simili. Sempre il 9 agosto: 24mila euro vengono utilizzati per cambiare con urgenza le lampadine fulminate nei cento metri di porticato del municipio e nell’isola pedonale. Troppi? Non secondo il Comune, che – nello stesso giorno – ne impegna altri 21mila per lo stesso scopo.

LA SOMMA URGENZA Si può spulciare nella enorme mole di materiale grazie al lavoro dei volontari di “Buongiorno Cosenza”, che hanno provveduto a scaricare e conservare sul sito tutti gli atti. Diversamente, visto che il Comune è tenuto a pubblicare le determine per 15 giorni, le tracce di queste spese si sarebbero perse nelle nebbia della burocrazia. Invece sono custodite sul web. E servono, con un occhio alla normativa, a raccontare un pezzo importante di gestione dell’apparato comunale. Cosa nasconde la procedura? E perché conviene “spacchettare” i lavori in tranche di bassa spesa? C’è qualche vantaggio? Vediamo: se l’importo stimato dei lavori richiesti è inferiore ai 40mila euro si può ricorrere al cottimo fiduciario diretto, ovvero all’affidamento a una singola ditta, invece di istituire una normale procedura concorsuale. In questi casi, però, il Comune ha però l’obbligo di fornire una adeguata motivazione alla scelta di affidare l’appalto alla ditta prescelta. Una delle motivazioni preferite dalle amministrazioni è il carattere di somma urgenza, che non permette la conduzione di una normale procedura d’appalto. La somma urgenza deve essere però motivata in modo chiaro ed esaustivo nella determina dirigenziale. Ovviamente ci sono dei limiti, stabiliti dall’Autorità nazionale anticorruzione: nessuna procedura di acquisto «volta ad ottenere un certo quantitativo di beni o servizi può essere frazionata al fine di eludere l’osservanza della norma suddetta». È questo uno degli aspetti che gli oppositori contestavano a Occhiuto: era davvero “somma urgenza”? Nel caso della nostra singolarità, per esempio, in due giorni l’amministrazione ha assegnato a ditte di sua fiducia quasi due milioni di euro per “motivi urgenti” e senza passare da gare d’appalto. Ma quelle delibere motivano in maniera chiara la necessità di ricorrere a questa procedura semplificata? Analizziamone qualcuna.

LE DELIBERE La 1436, che “vale” 35mila euro, richiede la messa in sicurezza della Scalinata dei due leoni, un posto molto caro ai cosentini che vivono nel centro della città. È il 5 luglio 2012 e il lavoro va svolto con urgenza. Peccato che il sopralluogo, da cui il direttore del settore Infrastrutture ricava la necessità di un intervento immediato, è del 12 agosto 2011. Quasi un anno prima.In quella 1485, dal valore di oltre 27mila euro, si lamentano perdite in varie zone cittadine, ma non viene fornito alcun dettaglio di strade o zone dove vengono effettuati gli interventi. Nella delibera 1487, dal valore di oltre 22mila euro, si richiede con urgenza la sostituzione di lampade stradali nella frazione di Donnici. Anche in questo caso il sopralluogo del dirigente del settore Infrastrutture era stato compiuto nel 2011. Precisamente il 17 gennaio. Ci sono poi altre due determine, per un importo superiore ai 78mila euro, con cui  viene autorizzata la spesa per gli addobbi natalizi. Ciò che non viene spiegato è il ricorso al cottimo fiduciario. E cosa dire poi della determina numero 1496? Nel documento appena citato, che ha un valore di oltre 18mila euro, si dà il via libera a una procedura d’urgenza per una «manutenzione programmata» delle pompe di smaltimento liquami del Teatro Rendano. 
E ancora: è singolare il caso della determina 1500, che “vale” oltre 10mila euro. Nel documento si legge che durante un sopralluogo del Comune – in data non precisata – «si constatava che la statua Il Metafisico era stata collocata nelle immediate adiacenze il Palazzo Bilotti». Per questo motivo, si evince sempre dall’atto, «al fine di uniformare la base del suddetto monumento a quelle già precedentemente posizionate, si è reso necessario realizzare e mettere in opera un basamento in lastre di bronzo». Il motivo per cui si ricorre al cottimo fiduciario è che «come evidenziato dal sopralluogo, i suddetti lavori sono indifferibili e urgenti». 

Pablo Petrasso
Antonio Ricchio
redazione@corrierecal.it

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