REGGIO CALABRIA «Per sponsorizzare la Calabria e promuovere la sua innata vocazione turistica, sostenendone visibilità e competitività nella “vetrina” internazionale, serve una seria politica di programmazione che non può prescindere dal conferimento di deleghe strategiche come Agricoltura e Turismo, tuttora in capo al presidente Oliverio».
È quanto afferma il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò che, proprio in occasione della Convention del centrodestra, tenutasi a Palazzo Campanella venerdì scorso, «aveva posto sotto la lente d’ingrandimento deficienze e inadeguatezze del comparto turistico che vanno ascritte all’assenza di politiche di sistema».
Secondo il capogruppo Forza Italia in consiglio regionale, «si naviga a vista e i progetti rimangono confinati nel limbo delle promesse e degli impegni, quando invece servirebbe una visione d’insieme sorretta da una strategia complessiva. Il turismo è lo “zoccolo duro” del rilancio di un territorio le cui ambizioni di crescita sono state azzoppate da un elenco di motivi ostativi che la politica non è riuscita a fronteggiare e rimuovere».
«Deleghe rilevanti come Agricoltura e Turismo devono essere assegnate e non in virtù di una logica che contesta l’accentramento quanto per l’importanza stessa che noi conferiamo a settori strategici per lo sviluppo e l’economia i quali meritano attenzione e impegno dedicati», rilancia Nicolò. «Servirà, come peraltro evidenziato anche da Federalberghi, investire sulla piattaforma logistica; promuovere la competitività del sistema calabrese infrastrutturale e dei trasporti. Né può essere trascurato un altro capitolo decisivo per il turismo: la depurazione e le politiche ambientali devono essere in cima all’agenda legislativa e governativa regionale in ossequio alle nuove consapevolezze e sensibilità maturate intorno alle tematiche dell’ecologia e del paesaggio. Oggi siamo chiamati ad investire sulla ricchezza ambientale e culturale della Calabria, valorizzando i tanti siti di straordinario interesse naturalistico ma anche il nostro patrimonio costiero che si caratterizza per dimensioni e qualità. Un serbatoio di ricchezza inestimabile – se si considera che – gli oltre 780 chilometri di costa rappresentano ben il 19% del totale del litorale del Belpaese. Intercettando le sfide di un comparto che ha cambiato volto in virtù della globalizzazione e del web, gli operatori dovranno essere protagonisti di un nuovo modo di interpretare la competizione del mercato globale dove la Calabria può ancora ritagliarsi uno spazio davvero importante. Per raggiungere risultati concreti – prosegue – bisognerà tuttavia disegnare nuovi scenari, investendo risorse ed energie e promuovendo la filiera nella sua interezza attraverso politiche di sistema che non lascino nulla al caso. Dunque una politica turistica che deve puntare su standard di qualità nell’accoglienza ed ospitalità; accessibilità dei collegamenti; depurazione del mare; pulizia delle spiagge e decoro dei siti».
«Non è possibile lasciare alla buona volontà degli operatori del settore un comparto strategico per il futuro della Calabria che – conclude il capogruppo di Fi – deve definitivamente voltare pagina, destagionalizzando il turismo e facendo sempre più rete e sistema».
x
x