MILANO Incontro stamane al grattacielo Pirelli di Milano, sede del consiglio regionale della Lombardia, tra il Garante per l’infanzia e a Massimo Pagani e il suo omologo calabrese Antonio Marziale, che nel capoluogo meneghino risiede da 26 anni e per la giunta regionale della Lombardia è stato coordinatore delle politiche giovanili. I due interlocutori, fra i punti critici convergenti al riguardo dei minorenni sui rispettivi territori – che vanno dal bullismo alla necessità di educare soggetti in età evolutiva al corretto utilizzo dei media – si sono ritrovati all’unisono contro la proposta in itinere in Parlamento sulla soppressione del Tribunale per i minorenni: «Ciò – sostengono i Garanti – rischia di inficiare la percezione della cultura del minore e della diversità di trattamento che lo deve necessariamente distinguere dall’adulto».
Altro tema dibattuto, è stato quello della necessità di incentivare la formazione per gli operatori socio-assistenziali, la cui complessità delle tecniche di lavoro, in costante evoluzione, deve trovarli debitamente preparati e all’altezza, vista e considerata la delicatezza del ruolo. Particolare attenzione Pagani e Marziale hanno dedicato al tema della legalità e della lotta alle diverse manifestazioni della criminalità.
«L’amicizia che ci lega da decenni – affermano congiuntamente i due Garanti – facilita un percorso che ci sentiamo di appuntare nelle rispettive agende con assoluta priorità. La Lombardia è stata – e continua a essere – terra di opportunità per tantissimi calabresi, con bambini al seguito, che giungono con l’intento di lavorare, ma purtroppo negli ultimi decenni insieme al buono è sbarcato anche il marcio, ossia frange della criminalità organizzata, la cui infiltrazione ha finanche portato allo scioglimento di civici consessi comunali. Occorre dunque costruire un’alternativa e lavorare a una selezione dei rapporti tra i territori sulla valorizzare delle peculiarità che li rendono amabilmente unici e interscambiabili, impregnati di storia, archeologia, bellezza paesaggistica e naturale. Proprio su questi ultimi punti, con il coinvolgimento degli Uffici scolastici regionali, intendiamo varare un percorso volto a incentivare i giovanissimi a scambiare esperienze su un binario privilegiato, per aiutarli a discernere la differenza tra il bene e il male e far si che il loro incontro diventi fonte di arricchimento e prospettiva sul piano umano, professionale e morale».
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