ROMA «Per il governo italiano la lotta alla ‘ndrangheta è una priorità e l’esecutivo non perde mai di vista la centralità del problema mafia». Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, intervenendo oggi al convegno “Uscire dal cono d’ombra”, in corso alla Camera. «La stessa reiterata presenza del nostro presidente del Consiglio in Calabria – ha aggiunto Ferri – testimonia una particolare attenzione verso questa terra e una volontà di aumentare gli investimenti. Favorire l’emersione dell’illegalità nel settore economico è la linea che si sta seguendo nella riforma del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Il provvedimento, approvato in prima lettura alla Camera, introduce le misure per accelerare i procedimenti in materia di contrasto ai patrimoni illeciti, per favorire il riutilizzo sociale dei beni e delle aziende confiscate alle mafie e per tutelare i livelli occupazionali parte dal quadro, molto preoccupante, di una economia non osservata pari al 12,4% del Pil e del 90% delle aziende sequestrate e confiscate che falliscono».
Ferri ha ricordato che numerosi sono i trattati stipulati in seno al Consiglio d’Europa che puntano sulla cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale per rafforzare le attività di contrasto alla criminalità organizzata colpendo i traffici da cui provengono i traffici illeciti. «L’Italia vanta una lunga esperienza di contrasto alla criminalità attraverso la stratificazione di un complesso normativo tra i più avanzati del mondo, non altrettanto puo’ dirsi per altri Stati europei, che spesso non conoscono nei loro ordinamenti norme come l’articolo 416 bis ovvero tutte le disposizioni in materia di anticorruzione».
«In tal senso, l’esperienza accumulata dalle forze di polizia e dagli inquirenti italiani deve stimolare un confronto a livello europeo per il contrasto a un fenomeno che assume sempre più connotati sovranazionali e internazionali. Da ultimo nel pacchetto antiterrorismo, approvato alla Camera a gennaio e licenziato dalla Commissione al Senato, vi è la ratifica di un trattato innovativo (Convenzione di Varsavia) che colpisce i proventi illeciti e quindi le fonti di finanziamento delle organizzazioni criminali», ha concluso Ferri.
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