LAMEZIA TERME È accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e di tentata estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa, Francesco Gallo, 26 anni, raggiunto ieri da un provvedimento di fermo a Lamezia Terme eseguito dagli uomini della Squadra Mobile di Catanzaro e del Commissariato di Polizia della Piana. Il fermo è stato emesso dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, firmato dal sostituto procuratore Elio Romano, dal procuratore capo Nicola Gratteri e dall’aggiunto Giovanni Bombardieri. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori Gallo avrebbe avanzato richieste di denaro ad un commerciante del quartiere di Capizzaglie, zona storicamente considerata sotto il controllo della cosca Torcasio-Cerra-Gualtieri. Le indagini sono partite da una denuncia della stessa vittima e sono state corroborate dalle immagini di un circuito di video sorveglianza che hanno permesso di identificare l’autore delle richieste estorsive. Gallo avrebbe chiesto alla vittima, già in passato vessata delle attenzioni indesiderate della criminalità organizzata, avendo patito attentati incendiari e dinamitardi, somme di denaro da destinare a soggetti con influenza criminale nella zona in cui l’attività commerciale opera dal mese di dicembre 2015. Il 26enne fino ad oggi non era stato colpito da provvedimenti giudiziari relativi alla sua partecipazione a contesti di criminalità organizzata ma era già stato oggetto delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia che lo indicavano come membro operativo della cosca Torcasio-Cerra-Gualtieri, particolarmente attivo nella commissione di atti intimidatori propedeutici a successive richieste estorsive.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
x
x