CATANZARO «In relazione alla comunicazione del presidente dell’assemblea elettiva calabrese, Nicola Irto, in merito alle nomina per sorteggio degli organismi di vigilanza e controllo, constatiamo con rammarico l’ennesimo fallimento della politica calabrese. Non si può affidare alla “riffa” della fortuna la scelta e l’individuazione delle nomine regionali. Dietro la bandiera della trasparenza e della legalità si nasconde, in realtà, l’incapacità dell’organismo politico di concordare su tale nomine perché continua a persistere il metodo della lottizzazione causa dello stallo». Lo sostengono, in una nota, le segreterie regionali della Cgil e della Funzione pubblica-Cgil.
«Ci leviamo distanti dal coro degli elogi – aggiungono – a favore della decisione del presidente, ribadendo che la procedura del sorteggio non tiene in considerazione, a parità di titoli, delle maggiori e/o specifiche competenze e professionalità dei candidati. Siamo convinti che la fiducia degli elettori si rafforzi innanzitutto attraverso la consapevolezza che i soggetti politici, a cui hanno affidato il mandato per il buon governo della regione, siano capaci di assumersi la responsabilità di operare scelte politiche e valutazioni imparziali e opportune. Operare in tal senso avrebbe consentito al nostro consiglio regionale di superare l’insensato stallo in cui si trova da mesi e che ha negato ai cittadini calabresi uno strumento di legalità e trasparenza come quello degli organismi di vigilanza e controllo».
«Auspichiamo – concludono la Cgil e la Funzione pubblica-Cgil – che tale procedura, definita “innovativa”, sia circoscritta solo a questo singolo evento».
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