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Agricoltura, scoperte frodi per 2,2 milioni

VIBO VALENTIA A seguito di controlli compiuti nel territorio, ben 160 diretti a verificare la corretta erogazione dei contributi comunitari nel settore agricolo, la Guardia di finanza ha rilevato d…

Pubblicato il: 20/05/2016 – 6:30
Agricoltura, scoperte frodi per 2,2 milioni

VIBO VALENTIA A seguito di controlli compiuti nel territorio, ben 160 diretti a verificare la corretta erogazione dei contributi comunitari nel settore agricolo, la Guardia di finanza ha rilevato diverse irregolarità. Segnalate all’autorità giudiziaria 77 persone ritenute responsabili a vario titolo di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri, e falsità materiale in atti pubblici. Sarebbero ben 2,2 i milioni di euro in contributi illecitamente percepiti. È quanto informa una nota del comando provinciale di Vibo Valentia. Sarebbero state scoperte istanze di accesso ai contributi firmate da persone decedute; contratti di affitto di terreni in cui una delle parti contraenti è risultata deceduta in epoca antecedente alla stipula; finanziamenti ottenuti grazie all’utilizzo di falsi titoli su particelle catastali di terreni pubblici e, addirittura, finanziamenti ottenuti da soggetti sottoposti a misure di prevenzione antimafia o utilizzando terreni agricoli confiscati alla criminalità organizzata. In diversi casi le condotte illecite rilevate sarebbero state realizzate grazie al coinvolgimento di alcuni centri di assistenza che istruivano le pratiche (tra gli indagati figurano 12 soggetti che operano, con varie qualifiche, in tali centri) che, per i contributi erogati a soggetti deceduti, hanno falsamente predisposto domande uniche di pagamento con date successive a quelle del decesso dei titolari delle imprese beneficiarie delle provvidenze pubbliche. Per i finanziamenti concessi su Particelle Pubbliche, invece, non sarebbero stati realizzati i controlli preliminari di pertinenza. Per le violazioni penali è stata chiesta all’autorità giudiziaria di disporre il sequestro preventivo di oltre 2 milioni di euro. Segnalate invece alle autorità amministrative 32 persone per violazioni per oltre 113 mila euro e altre 40, ritenute responsabili di danni erariali per circa 150 mila euro, alla Corte dei conti.

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