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Cosenza, la "guerra" per il Comune avvelena la Provincia



COSENZA Lettere al prefetto e denunce pubbliche: la Provincia di Cosenza vive, di riflesso, le tensioni che si consumano nel capoluogo che aspetta le amministrative. E, dopo l’annullamento di tutti…

Pubblicato il: 20/05/2016 – 14:32
Cosenza, la "guerra" per il Comune avvelena la Provincia



COSENZA Lettere al prefetto e denunce pubbliche: la Provincia di Cosenza vive, di riflesso, le tensioni che si consumano nel capoluogo che aspetta le amministrative. E, dopo l’annullamento di tutti gli atti firmati dall’ex presidente Mario Occhiuto (decaduto dopo la sfiducia incassata nel consiglio comunale di Cosenza), le conseguenze non si sono fatte attendere. Il Tar ha spodestato il presidente designato da Occhiuto, Franco Bruno, che oggi parla del determinarsi all’interno dell’amministrazione provinciale di «un clima surreale e intimidatorio nei riguardi di chi svolge diligentemente il proprio lavoro all’interno dell’ente. Un clima che potrebbe avere serie ripercussioni sulla regolare gestione dell’attività amministrativa e che potrebbe rallentare, se non addirittura bloccare, la regolarità della gestione dell’ente e l’erogazione dei servizi ai cittadini contribuenti». Questa «difficoltà» viene sfruttata, secondo Bruno, da «una parte politica» e sta rallentando i servizi. L’ex vicepresidente designato è convinto che «il prossimo passaggio giudiziario farà chiarezza nel ripristinare la volontà democratica di chi, nelle ultime elezioni, ha voluto alla guida della Provincia, dopo decenni di politica di centrosinistra, una persona simbolo del cambiamento». Ma, in attesa della decisione del Consiglio di Stato, parla di «clima di caos». E si riferisce all’«irrituale consiglio convocato questa mattina, in tutta fretta dal consigliere provinciale Graziano Di Natale, autoproclamatosi vicepresidente facente funzioni, in virtù della sua presunta qualifica di consigliere anziano. Qualifica che, tra l’altro, se anche fosse appurata, non gli consentirebbe di convocare alcun consiglio provinciale, ma al massimo di presiederlo alla prima seduta». Rispetto a questa convocazione, spiega Bruno, «il segretario generale dell’ente ha chiesto il tempo necessario per sciogliere alcuni dubbi». Ma «duole constatare che gli interessi politici che riguardano altri enti prossimi alle elezioni, oggi hanno preso il sopravvento, influenzando, in negativo, il buon funzionamento di un’amministrazione così importante per i cittadini di tutta la provincia».



LA LETTERA AL PREFETTO Più sibillina, ma non meno sintomatica del clima, un’altra azione che giunge, invece, dalla burocrazia dell’ente. Il direttore generale della Provincia, Antonio Molinari (del quale ieri il segretario provinciale del Pd Luigi Guglielmelli aveva indicato la potenziale illegittimità) ha scritto, infatti, una lettera al prefetto Gianfranco Tomao, chiedendogli di intervenire a tutela dei diritti dei lavoratori dell’ente. Nel corso della mattinata, infatti, secondo quanto riportato nella comunicazione «una lavoratrice ha accusato un malore in seguito a discussioni concitate tra consiglieri provinciali ed esponenti politici, tanto che è stato necessario l’intervento dell’ambulanza del 118».
Molinari – si legge in una nota – ha quindi deciso di investire direttamente il prefetto a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori dell’ente, che hanno tutto il diritto di svolgere la loro attività in un clima sereno, senza in alcun modo subire pressioni di nessuna natura e nel pieno rispetto della loro dignità professionale e personale.

MAGORNO SPALLEGGIA GUGLIELMELLI: DG ILLEGITTIMO Il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno non risponde alle comunicazioni, ma continua e approfondisce la polemica sollevata da Guglielmelli. Per lui «ha ragione il segretario provinciale del Partito democratico di Cosenza quando chiede di sapere se la presenza del direttore generale della Provincia di Cosenza, Antonio Molinari, collocato in pensione, sia legittima, ai sensi della legge Madia». Magorno che anticipa l’intenzione di raccogliere l’invito rivolto dal segretario provinciale democrat di Cosenza, Guglielmelli, di verificare la legittimità della presenza del direttore generale della Provincia di Cosenza. «Provvederò a interrogare al più presto il ministro competente – aggiunge Magorno – anche alla luce del clima maturato in questi giorni alla Provincia di Cosenza per bloccare la decisione con cui la giustizia amministrativa ha annullato le nomine fatte dal presidente Occhiuto dopo la sua decadenza da sindaco».

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