HORROR SHOW | Nella tela di Verdini

di Pietro Bellantoni

15 maggio
GIUSEPPE BARILARO
(Sindaco di Acquaro)

(Da La Gazzetta del Sud) «Io maschi con maschi e femmine con femmine qui non ne sposerò (…) Ritengo il giuramento sul Vangelo molto più qualificato dal punto di vista morale di quello sulla Costituzione (…) Bene ha fatto la Lega a proporre questo tipo di incitamento ai sindaci».

15 maggio
LUIGI GUGLIELMELLI
(Segretario provinciale Pd Cosenza)

«I cittadini hanno il diritto di sapere quali e quanti sono i debiti per i quali i creditori stanno assalendo le casse comunali. E’ questa la questione e non altra. Non si intende fare nessuna generalizzazione né violare la privacy di qualcuno. Vorremmo solo che anche Mario Occhiuto, alla pari di ogni cittadino debitore, pagasse i suoi debiti di tasca propria e non utilizzasse la carica di sindaco per farli pagare al Comune».

La “Famiglia Addams” di Cosenza (di Giampiero Scola)

15 maggio
CARMELO SALERNO
(Coordinatore Fi a Cosenza)

«Il segretario provinciale del Pd continua a recitare la triste parte dell’ignavo eterodiretto. Lo fa perché è un segretario a stipendio, senza alcuna autonomia politica».

15 maggio
PINO GALATI
(Deputato di Ala)

«La visita a Cosenza del senatore Denis Verdini, a sostegno del candidato a sindaco Carlo Guccione, rappresenta l’adesione a un progetto politico volto a rilanciare la città dei Bruzi».

16 maggio
UGO VETERE
(Sindaco di Santa Maria del Cedro)

«Ancora una volta, ormai ci sono abituato perché sono anni che questa storia va avanti, gentaglia (vermi) cerca di farmi tacere su questioni di rilievo che riguardano istituzioni e/o inoltrando missive anonime o facendo telefonate a persone me care o alla mia famiglia. Io, però, non mi faccio intimorire. Non mi farete tacere mai. Mi dovrete uccidere, ma non ne siete capaci. Siete dei vermi, senza dignità e spina dorsale».

16 maggio
SEBI ROMEO
(Capogruppo Pd in consiglio regionale)

«Matteo Renzi ha scelto la Calabria come un laboratorio di una svolta meridionalista del quale si è fatto portabandiera e garante». Siamo le sue cavie, insomma.

16 maggio
DENIS VERDINI/1
(Senatore e leader di Ala)

«Guccione sta andando oltre gli steccati». Anche secondo te sta esagerando?

16 maggio
NICOLA MORRA
(Senatore M5S)

«Il tanto sbandierato appoggio esterno alla maggioranza dei verdiniani in Senato solo su temi, come la riforma costituzionale, si è allargato prima al sostegno sui voti di fiducia, poi a una presenza ai tavoli di concertazione sui provvedimenti del governo, e ora persino in piazza per le amministrative. A quando un comizio Renzi-Verdini?».

16 maggio
DENIS VERDINI/2

Il senatore riceve un “omaggio” dal gruppo consiliare Ala di Lamezia Terme. La dedica: «Al fine tessitore… ed illuminato politico senatore Denis Verdini».

17 maggio
ALESSANDRO DE VIRGILIO/1
(Giornalista e scrittore)

«A Cosenza riammessa la lista dei Gentile. C’era da aspettarselo: del cinghiale non si butta niente».

17 maggio
ENZA BRUNO BOSSIO
(Deputata Pd)

Dopo la decisione del Tar che ha “decapitato” la Provincia di Cosenza: «Noi lo sapevamo già. Noi non diciamo bugie. [Occhiuto] Non poteva nominare il vicepresidente della Provincia dopo la decadenza, non può farsi pagare i debiti dal Comune, non può frazionare gli affidamenti per aggirare le gare. Cosentini svegliatevi le bufale sono finite».

17 maggio
MIMMO TALLINI E GIUSEPPE MANGIALAVORI
(Consiglieri regionali)

«Con il sopraggiungere di Verdini, icona indiscussa di un certo modo di concepire le istituzioni, a Cosenza la questione non interpella più la politica. Né i nasi, come avrebbe detto Montanelli, ma direttamente gli stomaci. Per il popolo del centrosinistra ci vuole stomaco per votare quest’aggregazione di forze che a Cosenza istituzionalizza la deriva del Pd in versione verdiniana».

17 maggio
MAURIZIO CROZZA
(Comico)

(A DiMartedì, su La7) «Verdini che va a Cosenza per fare la campagna elettorale al Pd è come vedere Donald Trump andare alla Mecca con i Village People».

18 maggio
MIMMO TALLINI

«Come ci aspettavamo, l’inquietante foto di famiglia tra Verdini e Guccione ha suscitato l’ilarità di tutta Italia. Siamo alle comiche. Se il pove
ro Denis Guccione si aspettava un colpo pubblicitario è stato accontentato. Di lui e del suo nuovo “protettore” si ride a crepapelle da Milano a Reggio Calabria. Se non fosse che di mezzo ci va il futuro della bellissima e civilissima Cosenza, anche noi rideremmo di gusto».

18 maggio
JOLE SANTELLI
(Coordinatrice regionale Fi)

«La politica cosentina gestita dal trio Renzi-Verdini-Lotti… E fu così che tentarono di far diventare la Calabria un’appendice del Gran Ducato di Toscana…».

18 maggio
ROBERTO SPERANZA
(Deputato Pd)

«Le immagini di Cosenza? Sconsiglio ai nostri candidati sindaco di farsi foto o iniziative con Verdini perché disincentivano la nostra gente ad andarli a votare».

18 maggio
ALESSANDRO DE VIRGILIO/2

«Io questo scandalo su Verdini non lo vedo. Cosenza è pur sempre la città di ALArico».

19 maggio
FEDERICO CAFIERO DE RAHO
(Procuratore di Reggio)

«Oggi la ‘ndrangheta è formata da commercialisti, avvocati, imprenditori, persone che vestono in giacca e cravatta».

19 maggio
EUGENIO FACCIOLLA
(Pm processo “Tela del ragno”)

I boss del Cosentino? «Sono criminali cresciuti a pane e sangue».

20 maggio
MARIO OCCHIUTO
(Candidato sindaco di Cosenza)

L’indagine sulle “ditte amiche” al Comune di Cosenza? È «evidente» che «questi episodi con tanto risalto mediatico si inquadrano in un clima di veleni, di caccia alle streghe, di fango, costruito ad arte, da mesi, ad opera di blog pseudo giornalistici i cui ispiratori proprio nei giorni scorsi sono stati rinviati a giudizio per diffamazione e stalking nei miei confronti. Un clima che viene puntualmente cavalcato dai candidati miei competitor sempre pronti ad attaccare la mia persona, ma silenti quando si tratta di ricordare, ad esempio, che il capo di gabinetto del presidente della Regione Calabria risulta indagato».