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Più opportunità per gli operatori socio-sanitari

REGGIO CALABRIA Finalmente anche gli enti di formazione accreditati potranno svolgere i cosiddetti “corsi liberi” per il conseguimento della qualifica di operatore socio-sanitario. Lo ha deciso la …

Pubblicato il: 20/05/2016 – 12:41
Più opportunità per gli operatori socio-sanitari

REGGIO CALABRIA Finalmente anche gli enti di formazione accreditati potranno svolgere i cosiddetti “corsi liberi” per il conseguimento della qualifica di operatore socio-sanitario. Lo ha deciso la giunta regionale con una delibera (n. 167 del 2016) che detta linee di indirizzo in materia di formazione di base per operatore socio-sanitario (Oss). Una novità rilevante per i tanti professionisti calabresi che operano nel settore dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, residenziali o semiresidenziali, in ambiente ospedaliero e a domicilio. Un intervento atteso da anni, dal 2009, per la precisione. Lo hanno ricordato in conferenza stampa, nell’aula Antonio Acri di palazzo Campanella, il consigliere regionale del Partito democratico Domenico Battaglia e l’assessore al Lavoro Federica Roccisano.
«Una faccenda – ha ricordato Battaglia rivendicando così la paternità politica del provvedimento – su cui avevo presentato una mozione per modificare una precedente delibera dell’esecutivo regionale risalente al 2009».
Una misura che, secondo Roccisano, avrà forti ripercussioni sulla Calabria. «I nostri giovani – ha chiosato – potranno scegliere di formarsi senza dover andare fuori». È questo infatti per l’assessore al Welfare uno dei leitmotiv dell’azione della giunta: bloccare l’immigrazione, compresa quella formativa. «La mozione del consigliere Battaglia – ha continuato – è stata accolta come una chiara manifestazione di interesse del consiglio regionale. Per questo motivo l’amministrazione ha voluto subito farla propria, aprendo così un mondo ai ragazzi e al terzo settore». «Infatti – ha concluso – non bisogna sottovalutare i riflessi economici delle nuove linee guida su un mercato come quello socio-sanitario calabrese in cui la domanda di personale è difficilmente soddisfatta».
Infine, il dirigente del settore formazione del dipartimento per le politiche sociali, Francesco Cosentino, ha illustrato i contenuti della delibera. «La misura si muove lungo due direttrici – ha detto -. Da un lato fissare regole rigorose per una formazione di qualità definendo ogni passaggio, dalla selezione dei candidati ai tirocini, passando per i controlli; dall’altro, aprire alla formazione libera non rientrante nella programmazione regionale». Ovvero quella cui la Regione non contribuisce in alcun modo. «L’operatore socio-sanitario – ha precisato – è stato istituito nel 2001 ed è una figura che opera in contesti differenti quale principale collaboratore dell’infermiere». Un passo in avanti.

Roberto Priolo
redazione@corrierecal.it

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