VIBO VALENTIA Hanno fatto il punto sulle indagini riguardanti la misteriosa scomparsa di Maria Chindamo i magistrati vibonesi e reggini che si sono incontrati questa mattina in Procura a Vibo. Una riunione info-investigativa, quella di oggi, che ha visto la partecipazione, oltre che del procuratore Mario Spagnuolo e dell’aggiunto della Dda di Reggio Calogero Gaetano Paci, anche del comandante provinciale dei carabinieri di Vibo, Daniele Scardecchia, e del capitano della compagnia di Tropea, Francesco Manzone. Sui contenuti dell’incontro vige ovviamente il massimo riserbo, ma sembra sempre più prendere corpo la pista dell’omicidio.
L’auto di Maria Chindamo, imprenditrice 44enne di Laureana di Borrello, nel Reggino, è stata ritrovata il 6 maggio scorso, con ancora il motore acceso, sulla strada che collega Nicotera e Limbadi. Proprio in quest’ultimo paese del Vibonese ha sede l’azienda agricola di cui la donna ha assunto la gestione dopo la morte del marito, ma di lei, da ormai quindici giorni, non c’è alcuna traccia. La sua auto, trovata da un operaio con cui la donna avrebbe dovuto incontrarsi, oltre ad essere ancora accesa aveva la portiera lato guida ancora aperta, e sia all’interno che all’esterno del veicolo sono state ritrovate tracce di sangue.
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