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Ciclone a Cosenza, i tre obiettivi dell'inchiesta

COSENZA C’è una montagna di documenti da spulciare per investigatori e inquirenti che indagano sul sistema di assegnazione dei lavori pubblici nel Comune di Cosenza. Non ci sono soltanto le determi…

Pubblicato il: 21/05/2016 – 15:52
Ciclone a Cosenza, i tre obiettivi dell'inchiesta

COSENZA C’è una montagna di documenti da spulciare per investigatori e inquirenti che indagano sul sistema di assegnazione dei lavori pubblici nel Comune di Cosenza. Non ci sono soltanto le determine che hanno cristallizzato il meccanismo degli affidamenti diretti a ditte di fiducia dell’amministrazione comunale. Tocca analizzare a fondo i bilanci delle società coinvolte e le loro compagini societarie. Perché l’inchiesta si muove, al momento, su tre direttrici. La prima si concentra sull’ipotesi del frazionamento dei lavori per bypassare le gare d’appalto. È un’accusa che l’opposizione ha mosso per anni all’amministrazione guidata da Mario Occhiuto. Che, da parte sua, ha risposto di aver ridotto la percentuale di affidamenti diretti e di aver, addirittura, messo in piedi gare laddove non ce n’erano mai state, come nel settore delle cooperative comunali. Il secondo percorso seguito dalle indagini incrocia centinaia di delibere e i bilanci delle ditte messe sotto la lente d’ingrandimento. La Procura cerca di capire se – e soprattutto perché – qualche società abbia visto aumentare negli ultimi anni il proprio fatturato in virtù dei lavori assegnati dal Comune. Si tratta di verificare se esista una concentrazione sospetta di lavori. E qui veniamo alla terza direttrice: gli uomini della Guardia di finanza sono alla ricerca di eventuali collegamenti tra i soci delle aziende di fiducia del Comune e dirigenti della stessa amministrazione. In questo senso, cercano riscontri (anche) alle dichiarazioni di alcuni pentiti che hanno segnalato relazioni pericolose tra imprenditori e burocrati di Palazzo dei Bruzi. L’inchiesta, insomma, procede. E quella emersa finora – dopo la perquisizione dei finanzieri al Comune – è soltanto la punta dell’iceberg. Perché le attività riguardano un ampio spettro di lavori pubblici commissionati dall’amministrazione. Amplissimo, d’altra parte, era lo spettro delle attività portate a termine dalle ditte finite, fino a questo momento, sotto i riflettori.

UNA MAREA DI DETERMINE Non ci sono soltanto le luminarie nel mare di determine sotto inchiesta. C’è la demolizione di manufatti abusivi, gli immancabili lavori stradali (le buche cosentine sono un cult), il rifacimento di tratti della rete fognaria. La pulizia delle cunette, la sistemazione di piazzali e l’impiego delle transenne per la visita di Renzi in città e per la notte di Capodanno (sempre 150, sempre arrivate da Castrovillari grazie alla ditta Cmt di Francesco Amendola e costate 8.600 euro in una circostanza e 7.300 in quella successiva). E poi i lavori alle villette, la posa degli abeti e la pulizia dei fiumi. Se la città di Cosenza avesse una Multiservizi, somiglierebbe alla ditta “F.lli Amato”, capace di rastrellare moltitudini di lavori soprattutto tra il 2014 e il 2015. Alcuni di questi affidamenti sono da tempo sottoposti ad approfondimenti investigativi. I nodi sono il possibile frazionamento dei lavori e l’effettiva urgenza degli stessi. Due espedienti che, se riscontrati dalle indagini, potrebbero provare il tentativo di “saltare” le gare d’appalto.

URGENTI O NO? C’è, tra le determine a favore della ditta “F.lli Amato”, un atto che riguarda il ripristino delle griglie in via Fratelli Cervi e via Francesco Mancuso. Il lavoro riguarda il sottopasso che conduce all’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Un intervento considerato di «massima urgenza» dal Comune. Questo sulla base di un sopralluogo redatto l’11 gennaio 2013. L’intervento, però, viene predisposto con un documento firmato nel marzo 2014, dunque quattordici mesi dopo la segnalazione, al costo di 34.677 euro. Nello stesso giorno e per lo stesso tipo di lavoro, a pochi metri di distanza (nello stesso sottopasso, ma sul lato di via Pasquale Rossi), il Comune determina di impegnare 17.304 euro, sempre in favore della “F.lli Amato”.

LE GARE Il nome di questa azienda non ricorre soltanto negli affidamenti diretti, ma anche nelle gare. Sono due le occasioni in cui l’azienda si confronta da vincitrice con la necessità, da parte del Comune, di ampliare le proprie aree cimiteriali. In un caso passa con un ribasso del 18% – in una gara per la fornitura di 120 loculi che vale circa 140mila euro –, nell’altro il ribasso è molto più consistente: il 51% (in questo caso i loculi forniti sono 148 e la cifra sfiora i 90mila euro). In un’altra circostanza, invece, il ribasso proposto è molto basso eppure consente alla ditta di aggiudicarsi la competizione. Il Comune ha bisogno di sistemare l’area golenale sinistra del fiume Crati dopo lo sgombero della baraccopoli occupata da diverse famiglie rom. Palazzo dei Bruzi convoca cinque ditte di fiducia e chiede loro di presentare un’offerta al ribasso su una base di 40mila euro. Le offerte arrivano e la più vantaggiosa è quella della ditta “F.lli Amato”, che presenta un ribasso dello 0,125%. Il Comune risparmia 50 euro.

Pablo Petrasso
Mirella Molinaro
redazione@corrierecal.it

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