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Nuovi vertici per l'Asp di Reggio

CATANZARO La giunta regionale ha confermato Giuseppe Panella nell’incarico di commissario dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. Per quanto riguarda l’Asp di Reggio, la giun…

Pubblicato il: 23/05/2016 – 19:01
Nuovi vertici per l'Asp di Reggio

CATANZARO La giunta regionale ha confermato Giuseppe Panella nell’incarico di commissario dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. Per quanto riguarda l’Asp di Reggio, la giunta ha preso atto dell’impossibilità manifestata dal prefetto Giuseppe Priolo a proseguire nell’incarico fin qui ricoperto di commissario dell’ Azienda, anche per le nuove responsabilità cui è stato chiamato dal governo nazionale. Nel ringraziare i commissari Giuseppe Priolo e Francesco Campolo del prezioso lavoro svolto in una situazione di grave difficoltà, organizzativa e gestionale, la giunta ha ritenuto di assumere, direttamente, per il il tramite del Dipartimento “Tutela della salute”, la responsabilità di avviare, con più determinazione, il processo di riorganizzazione e rifondazione dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio. In tale contesto, sentito il dirigente generale del dipartimento Riccardo Fatarella, sono stati nominati, il dirigente regionale Giacomo Brancati, commissario, ed il dirigente regionale Felice Iracà subcommissario della stessa Asp di Reggio Calabria. I nuovi commissari saranno affiancati e sostenuti in questo percorso dal dipartimento regionale “Tutela della salute”.
Su proposta del vicepresidente Antonio Viscomi sono stati assunti tre importanti deliberazioni relative al personale dipendente. In primo luogo, è stata autorizzata la sottoscrizione dei contratti decentrati per il comparto relativi agli anni 2014 e 2015, così portandosi a conclusione, anche grazie all’interlocuzione nel frattempo intervenuta con l’Aran e in conformità ad alcuni chiari pareri rilasciati dalla stessa Agenzia, una tortuosa stagione negoziale.
Con la deliberazione assunta oggi, l’amministrazione è dunque pronta a chiudere la partita negoziale, ed a tal fine ha invitato il dipartimento competente a convocare formalmente ed al più presto i sindacati per la firma del contratto: solo con la firma dei sindacati, infatti, i lavoratori potranno ricevere le risorse attese e che l’Amministrazione ha già accantonato, da tempo, in bilancio. Sottoscritti i contratti per gli anni 2014-2015, sarà avviata in brevissimo termine anche la contrattazione relativa al 2016, tenendo in considerazione che il ciclo della performance per l’anno in corso, con la correlata assegnazione degli obiettivi ai dirigenti ed alle strutture, è già stato formalizzato in una delle ultime adunanze di giunta. Inoltre, la stessa giunta, consapevole delle aspettative dei lavoratori dopo tanti anni di blocco della contrattazione nazionale, ha invitato il dipartimento Personale ad attivarsi, secondo quanto indicato nei pareri Aran e Mef, per sottoscrivere, in uno con la prossima firma del contratto integrativo, anche un protocollo di intesa sui criteri per le progressioni economiche orizzontali. Con la seconda delibera è stata autorizzata la sottoscrizione del contratto decentrato 2015 per il personale dirigenziale. Con la firma di tale contratto, così come con la firma dei due contratti per il personale del comparto, si riporta a normalità la situazione della Regione Calabria, essendosi finalmente create le condizioni per firmare il contratto decentrato del 2016 nell’anno in corso.
Con la terza delibera, ultima ma non meno importante, la giunta ha approvato il regolamento di attuazione dell’articolo 17 del contratto collettivo nazionale di lavoro che disciplina la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro del personale dirigenziale e i cui criteri erano già stati oggetto di formale concertazione con le organizzazioni sindacali. Considerati i limiti finanziari e normativi posti dal contratto collettivo, della risoluzione consensuale potranno realisticamente beneficiare tutti i dirigenti destinati ad andare in pensione nell’arco dei prossimi due/tre anni: l’incentivo alla risoluzione consensuale è dato infatti da una considerazione congiunta di età anagrafica e anzianità contributiva potendo al massimo arrivare a ventiquattro mensilità. Tenendo conto del fatto che le irregolarità individuate nella relazione ispettiva del MEF hanno già avuto come conseguenza obbligata la riduzione della dotazione organica dirigenziale e che solo una gestione accorta e coerente con i vari parametri finanziari e organizzativi ha consentito di evitare la dichiarazione di eccedenza di personale dirigenziale e il relativo collocamento in disponibilità, può affermarsi che «il regolamento di attuazione dell’articolo 17 del Ccnl non costituisce» – come ha dichiarato il presidente Mario Oliverio – «un mero strumento per ridurre il numero e l’età media dei dirigenti quanto piuttosto una opportunità che l’amministrazione intende offrire agli stessi dirigenti chiamati a valutare in piena autonomia la convenienza della risoluzione anticipata tenendo conto di tutti i fattori coinvolti in termini di età, di retribuzione, di prestazione previdenziale attesa».
Per quanto riguarda invece la legge sull’esodo, che ha portata e carattere generale e che è cosa diversa dalla risoluzione consensuale regolamentata dalla giunta, essa è allo studio del segretariato e dei dipartimenti interessati, chiamati a individuare la migliore forma giuridica per legittimare l’erogazione di risorse finanziarie tenendo conto di un delicato intreccio tra legge regionale e regolamento di giunta. 

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