COSENZA Sarà sentito, nei prossimi giorni in Procura, Carmine Potestio già capo di Gabinetto dell’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. L’avvocato Nicola Carratelli, difensore di Potestio (indagato nell’ambito dell’inchiesta che ha travolto Palazzo dei Bruzi e che riguarda il presunto sistema degli appalti-spezzatino) ha depositato richiesta di interrogatorio: tra giovedì e venerdì Potestio dovrebbe essere ascoltato dal procuratore aggiunto Marisa Manzini che coordina le indagini. Lo scorso 20 maggio, dalle prime ore della mattinata, i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria hanno perquisito gli uffici comunali e le abitazioni di dirigenti e degli imprenditori finiti nell’inchiesta sull’affidamento dei lavori alle presunte ditte amiche da parte del Comune di Cosenza. Oltre a Potestio, sono stati iscritti nel registro degli indagati il dirigente Domenico Cucunato, l’ingegnere Carlo Pecoraro e le ditte Medlabor (nota alle cronache per la vicenda delle famose luminarie) con il responsabile Antonino Scarpelli, gli imprenditori Francesco Amendola e Antonio Amato. I reati contestati sono corruzione e abuso d’ufficio. Al vaglio degli inquirenti delibere e affidamenti di appalti e lavori che riguardano non solo le famose luminarie che portarono Palazzo dei Bruzi sotto i riflettori della cronaca nazionale. Gli affidamenti dei lavori riguarderebbero somme molto consistenti di denaro.
In particolare, per quanto riguarda la posizione di Potestio ci sarebbero anche i verbali di due pentiti a chiamarlo in causa. Secondo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Adolfo Foggetti e Francesco Galdi Scarpelli avrebbe dato «parecchi soldi » a Potestio per ottenere l’affidamento di lavori pubblici. Dichiarazioni al vaglio degli inquirenti che sono al centro di ulteriori accertamenti e di riscontri.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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