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La Catanzaro del futuro non esiste

Nonostante Catanzaro non sia interessata alle prossime elezioni amministrative, sotto le ceneri di alcuni ambienti politici cova il fuoco della campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazio…

Pubblicato il: 24/05/2016 – 7:36

Nonostante Catanzaro non sia interessata alle prossime elezioni amministrative, sotto le ceneri di alcuni ambienti politici cova il fuoco della campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale. Ma più che i partiti in fibrillazione sono alcuni soggetti che vorrebbero conquistare il seggio più “prestigioso” di Palazzo De Nobili e tra questi il sindaco uscente, il quale tra le alchimie per raggiungere l’obiettivo ha messo in conto anche un rimescolamento delle carte per ridistribuire assessorati e presidenze di commissioni. Destinatari i “portatori d’acqua” che gli dovrebbero facilitare il progetto. Se dovesse riuscire l’impresa sarebbe per lui la quarta elezione a primo cittadino cosicché incrementerebbe ulteriormente la leadeschip nella classifica nella quale già oggi è al primo posto con circa 12 anni di incarico.
Altre realtà, ovviamente, non sono d’accordo e dicono basta, che sarebbe opportuno che Abramo interrompesse questa sorta di “investitura” magari dedicandosi ad altro per non tramutare la sindacatura in una professione. Anche perché, sottolineano, un incarico importante il Sindaco ce l’ha ed è la presidenza della Sorical, la società a capitale misto che gestisce la fornitura di acqua potabile in tutta la Calabria.
Si vedrà cosa ci riserva il futuro prossimo. Certo è che con lui si sta muovendo, anche in modo febbrile, tutta quella pletora di capipopolo e di galoppini cui sarà affidato il compito di incrementare i suffragi con l’obbiettivo di raggiungere il risultato e, dopo, sperare in una ricompensa.
Anche questa è una partita che si gioca sulle spalle dei catanzaresi sui quali, per la verità, gravano anche le responsabilità dell’abbandono in cui versa la città. Sono proprio i catanzaresi che continuano a disinteressarsi del presente e del futuro della città, delle scelte legate allo sviluppo del territorio, al ruolo di capoluogo ridotto ormai ad un semplice pennacchio. Ma dalla loro parte c’è comunque l’attenuante dell’impegno a far quadrare i conti della quotidianità a causa di una economia in grave sofferenza che ha determinato, di fatto, l’impoverimento di una consistente parte di attività commerciali che è stata costretta ad abbassare definitivamente le serrande. Oltre a tutto ciò bisogna tenere in considerazione i numeri che attengono alla disoccupazione giovanile che pesa sulle famiglie in modo determinante. Sono, questi, problemi che interessano tutta la città, quartieri compresi.
A fronte di tali necessità, la risposta è pressoché inavvertibile, invisibile, sicuramente impercettibile ai cittadini. Tematiche sulle quali si dovrebbe concentrare l’attenzione di chi si è assunta la responsabilità di amministrare Catanzaro, e che riguardano l’innovazione, lo sviluppo tecnologico, la competitività delle piccole e medie imprese, la tutela dell’ambiente, il sostegno all’occupazione, la lotta alla povertà, la promozione dell’inclusione sociale, l’investimento nell’istruzione e l’apprendimento, rimangono un miraggio come se fossero problemi che appartengono ad altri, che riguardano altre amministrazioni. E, invece, questi obiettivi, considerati dal governo strategici, riguardano tutte le città italiane, Catanzaro compresa, e si sarebbero dovuti attuare a decorrere dal 2014 e fino al 2020.
Altre città della Calabria come Cosenza e Reggio, dimostrano di essere più vive, più interessate a programmare – e realizzare – la loro città del futuro. A Catanzaro la sensazione che si ha è che questa sfida la si voglia vivere da spettatori. Mancano le idee sulle quali aprire un dibattito per arricchire l’offerta: iniziative che in altre parti del Paese rappresentano la quotidianità. In questa parte d’Italia, a quanto pare, le cose che ci offrono sono le elezioni attraverso le quali, un manipolo di soggetti possono conquistare posizioni personali.

*Giornalista

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