HORROR SHOW | Bugiardi patologici

di Pietro Bellantoni

21 maggio
PAOLO NACCARATO
(Senatore)

Sul meccanismo scelto da Irto per le nomine di competenza del Consiglio: «Mi permetto così di suggerirgli che, qualora dovesse incontrare ulteriori difficoltà con il sorteggio, può sempre ricorrere, per l’attribuzione delle varie funzioni agli enti interessati, al gioco della zecchinetta… In politica, come nella vita, non c’è cosa peggiore che rischiare di scadere nel ridicolo pur di sfuggire alle proprie responsabilità».

21 maggio
ANTONINO CASTORINA
(Capogruppo Pd al Comune di Reggio)

«Risulta molto strano che in merito al sorteggio delle nomine annunciato dal presidente Nicola Irto giusto Naccarato si sorprenda: proprio lui che del sorteggio è professionista affermato essendo stato sorteggiato per troppi anni a scrutinio segreto da Chiaravalloti, Loiero, Prodi e perfino Tremonti».

23 maggio
LORENZO GUERINI
(Vicesegretario nazionale del Pd)

«Guccione la risolverà in corsa, come Morata».

23 maggio
ENZO PAOLINI/1
(Candidato sindaco di Cosenza)

«Non abbiamo doppia morale e non facciamo determine nottetempo».

23 maggio
GIANLUCA GALLETTI
(Ministro dell’Ambiente)

«Non sono soddisfatto dei dati ambientali che riguardano la Calabria, anzi sono amareggiato perché mentre altre regioni si accingono a raggiungere gli standard europei per la raccolta differenziata, alcuni addirittura con l’80%, Reggio Calabria ha l’11.7% della differenziata, la regione complessivamente il 18,6% e Rosarno il 5,9%».

24 maggio
ALESSANDRO DE VIRGILIO
(Giornalista e scrittore)

«Dice Salvini che il 90% dei giornalisti italiani è controllato da Renzi; il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, denuncia, intanto, che la ‘ndrangheta tenta di inserirsi dentro giornali e tv. Dev’essere quel 10% rimasto senza proprietario».

24 maggio
MATTEO SALVINI
(Segretario Lega Nord)

«La prossima volta che verrò in Calabria mi piacerebbe andare a Platì». Il santuario degli sciacalli.

24 maggio
ENZO PAOLINI/2

«C’è chi è stato presentato da Del Debbio e chi da Davi. Io sono di Cosenza e sono stato presentato da Pino Gentile».

24 maggio
PINO GENTILE
(Vicepresidente del consiglio regionale)

A Paolini: «Noi ti abbiamo voluto, mentre gli altri ti hanno rifiutato».

24 maggio
KATYA GENTILE
(Ex vicesindaco di Cosenza)

Mario Occhiuto «è un bugiardo patologico che rivendica di aver intercettato 180 milioni di euro per la città, mentre questo denaro proviene dalla passata amministrazione, così come almeno 30 milioni, destinati alle strade e alle scuole sono arrivati dall’assessorato di mio padre».

24 maggio
JOLE SANTELLI/1
(Coordinatrice regionale Forza Italia)

«Non hanno progetti per la città né credibilità politica e tentano in ogni modo, seppur inutilmente, di distruggere il lavoro altrui. Ci hanno provato attraverso la sfiducia presso un notaio che ha portato alla caduta dell’amministrazione comunale, facendo indignare la città. Ci stanno provando ora, attraverso una campagna d’odio e di fango, vecchia nei metodi e lontana da ciò che serve a Cosenza».

24 maggio
FEDERICA DIENI E MEET UP 5 STELLE
(Deputata e attivisti M5S)

«Falcomatà e tutta la sua giunta paghino di tasca propria gli errori fatti in tema di smaltimento rifiuti che adesso stanno tentando di scaricare sulle spalle dei cittadini».

25 maggio
GIUSEPPE FALCOMATÀ
(Sindaco di Reggio)

Via ai lavori per il bypass di collegamento con la diga sul Menta: «Reggio Calabria ha sete».

25 maggio
CARMELO BARBAGALLO
(Segretario generale Uil)

«Io devo credere per forza che l’autostrada Salerno-Reggio Calabria sarà completata entro il 2016 perché senza le infrastrutture, le autostrade e senza l’alta velocità il Mezzogiorno non cresce». Potenza della fede.

25 maggio
MICHELANGELO TRIPODI
(Ex assessore regionale)

«Oliverio farebbe carte false per salvare la poltrona alla quale è inchiodato e incollato da 35 anni. Come il peggiore trasformista è passato armi e bagagli nella folta schiera dell’accozzaglia che vive all’ombra di Renzi e del suo cerchio magic
o. Il nostro No in Calabria assume un valore duplice. È un No per difendere la Costituzione contro la manomissione imposta da Renzi. E ora è anche un No contro Oliverio e il suo malgoverno che sta affondando la Calabria».

26 maggio
CARLO GUCCIONE
(Candidato sindaco di Cosenza)

«Se questa è la fiducia che l’ex sindaco chiede agli elettori, allora c’è da preoccuparsi. Riporre la fiducia in chi contrae debiti e li fa pagare ai suoi cittadini rappresenta quanto di peggio possa rappresentare chi ha l’ambizione di governare la città. È chiaro che a Palazzo dei Bruzi ha avuto mano libera un sistema di potere marcio che ha agito contro il bene collettivo».

26 maggio
JOLE SANTELLI/2

Guccione non ha «alcun titolo morale, atteso che è noto a tutti che ha vinto il concorsone da portaborse e che è accusato dalla Procura di Reggio Calabria di avere commesso gravi reati contro la pubblica amministrazione».

26 maggio
PRENDOCASA
(Filiale di Cosenza)

A Cosenza «tutto passa e viene deciso dai palazzinari, gli affitti e le opere di assistenza servono a mantenere vivo il business clientelare per cui “io ti do un voto a te e tu fai fare una speculazione a me”».

26 maggio
DALILA NESCI
(Deputata M5S)

«Anche Oliverio fa parte, da adesso, di quella massa di politici intellettualmente disonesti e proni a Renzi che, pur di fondersi con la poltrona, spacciano bugie a raffica e senza ritegno».

27 maggio
MONICA CIRINNÀ
(Senatrice)

A Reggio una riflessione sulle unioni civili: «Stiamo calmi, nervi a posto. Questa legge non farà sprofondare l’Italia nel Mediterraneo, non arriveranno le cavallette».

27 maggio
GIUSEPPE MAZZUCA
(Ex consigliere comunale Cosenza)

«Ho saputo che, durante un comizio, l’onorevole “ripescato” Roberto Occhiuto avrebbe tentato un volgare attacco ad Enzo Paolini addebitandogli di essersi arricchito con “i soldi della nostra salute”. Sorprende che “il ripescato” Occhiuto, che pure ha praticato per anni i corridoi della Regione, e in particolare dell’assessorato alla Sanità, affermi cose che non hanno il benché minimo senso né fondo di verità».

27 maggio
VITTORIO SGARBI
(Critico d’arte e aspirante assessore di Cosenza)

«Quelli che parlano male di Occhiuto sono cornuti. Mi ha fermato un signore quasi rimproverandomi perché appoggio Occhiuto. Io invece credo che devo essere guardato con ammirazione per essere venuto a Cosenza, che tra l’altro è difficile da raggiungere perché sulla Salerno-Reggio Calabria di notte in autostrada ti fanno fare una deviazione con 40 km di serre selvagge».

(Con padre Fedele)