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I leader snobbano Cosenza

COSENZA Né Renzi, né Grillo, né Alfano e nemmeno Berlusconi. A sette giorni dal voto, e a meno di improbabili cambi di programmi, i leader politici hanno deciso di snobbare la campagna elettorale c…

Pubblicato il: 28/05/2016 – 11:06
I leader snobbano Cosenza

COSENZA Né Renzi, né Grillo, né Alfano e nemmeno Berlusconi. A sette giorni dal voto, e a meno di improbabili cambi di programmi, i leader politici hanno deciso di snobbare la campagna elettorale cosentina. Motivazioni divergenti per unico comune denominatore: tenersi alla larga da una competizione elettorale anomala, giocata tutta sul timore di nuovi cicloni giudiziari, in cui più che di programmi per la città si è parlato di disavventure private. C’è la magistratura al centro di ogni discorso. E non potrebbe essere altrimenti considerato che diversi pentiti hanno riempito nell’ultimo anno faldoni di verbali al vaglio di Nicola Gratteri, nuovo procuratore della Dda di Catanzaro.
Si capisce, dunque, perché i big abbiano deciso di tenersi alla larga dalla Calabria. Renzi vuole evitare nuove battute d’arresto e i suoi proconsoli calabresi (in testa Mario Oliverio) sono già proiettati sulla battaglia referendaria del prossimo autunno. A sostegno di Guccione i dem hanno schierato la seconde e terze file: Guerini, Carbone, Cozzolino, Giacomelli. Il Guardasigilli Orlando, la cui visita era in programma nei giorni scorsi, è saltata.
Il suo omologo, a capo del Viminale, molto probabilmente non si farà vedere nemmeno lui. I suoi del Nuovo centrodestra (o meglio, i fratelli Pino e Tonino Gentile) qui corrono in competizione col Pd e, dunque, meglio non sostenere alcune scelte che a Roma poco comprendono.
Cosa dire poi di Beppe Grillo? Il fondatore del Movimento 5 Stelle non farà tappa a queste latitudini. Al suo posto, a sostegno di Coscarelli, aspirante sindaco che non parte con i favori del pronostico, ci sarà Alessandro Di Battista.
E che dire poi di Berlusconi? Nei mesi scorsi annunciò nel corso di una telefonata a una kermesse elettorale a Reggio Calabria (sic!) la sua discesa a sostegno della ricandidatura di Occhiuto. L’architetto, comunque, non dispera, impegnato com’è ad ammantare di civismo la coalizione che corre al suo fianco.
Insomma, sono lontane le adunate oceaniche in piazza Fera. I meno giovani ricordano ancora con un pizzico di nostalgia comizi di Berlinguer e Almirante. E poi quelli in epoca più recente di Berlusconi e D’Alema. Per la campagna elettorale del 2011 arrivarono in centro Renzi e Grillo. Cinque anni dopo nessuno vuole mettere piede nella città di Telesio. Se non è una sconfitta (per tutti), poco ci manca.

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it

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