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L'elettrodotto dei record

SCILLA Un investimento imponente, pari a 700 milioni di euro, completato dopo dodici anni di lavori portati avanti da settanta aziende con l’impiego diretto di oltre duecento lavoratori. Sono solo …

Pubblicato il: 28/05/2016 – 17:37
L'elettrodotto dei record

SCILLA Un investimento imponente, pari a 700 milioni di euro, completato dopo dodici anni di lavori portati avanti da settanta aziende con l’impiego diretto di oltre duecento lavoratori. Sono solo alcuni dei numeri rilevanti che caratterizzano la linea elettrica “Sorgente-Rizziconi” che collega la Calabria con la Sicilia, inaugurata questa sera alla presenza dal presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, che ha definito l’opera «ponte elettrico».
L’opera realizzata da Terna, società guidata da Matteo Del Fante, permetterà di mettere in servizio un cavo sottomarino lungo 38 chilometri e posizionato a trecento metri di profondità, con una lunghezza complessiva del collegamento pari a 105 chilometri. L’installazione terrestre del cavo, realizzato da Prysmian, è stata tecnicamente tra le più complesse mai realizzate, con un pozzo verticale di 300 metri e un tunnel inclinato di 2,8 km di lunghezza e una pendenza del 12%.
Il cavo sottomarino a 380 kV in corrente alternata (HVAC) è composto da due circuiti della lunghezza complessiva di circa 44 km, di cui 38 km per la parte sottomarina.
Si tratta del record mondiale per cavi ad altissima tensione a corrente alternata. Grazie a questo intervento spariranno 540 vecchi tralicci e 170 chilometri di elettrodotto, con il passaggio della nuova linea che tocca tredici comuni in Sicilia e otto in Calabria. Complessivamente sarà possibile risparmiare centinaia di milioni di euro all’anno sulle bollette degli italiani, grazie alle tecnologie all’avanguardia che garantiscono anche, secondo gli esperti, una sensibile minore produzione di Co2, pari a circa 700mila tonnellate.

I NUMERI DELL’ELETTRODOTTO Sul lato siciliano del collegamento, a Sorgente e Villafranca, così come in Calabria, a Scilla e Rizziconi, saranno in funzione quattro stazioni elettriche ad alta tecnologia che consentiranno il trasporto dell’energia in sicurezza. Nella stazione elettrica di Scilla è stata realizzata la struttura blindata più grande in Europa nel suo genere. Moderni tralicci monostelo a impatto ridotto sosterranno l’elettrodotto nel tratto aereo delle due Regioni, per una lunghezza complessiva di 60 km. 
Imponenti anche le soluzioni di ingegneria adottate: per l’approdo del cavo in Calabria sono stati realizzati – per eliminare l’impatto sull’ambiente – il più profondo pozzo verticale (che scende per quasi 300 metri dentro la montagna) e il più lungo tunnel orizzontale (2,8 km) per cavi ad altissima tensione mai costruiti fino ad ora al mondo.
Sul lato calabrese il corridoio formato dal tunnel e dal pozzo ospita in modo del tutto invisibile i cavi elettrici del collegamento che arrivano dal mare e vanno direttamente alla stazione elettrica di Scilla a oltre 600 metri di altitudine, senza impatto esterno né sulla spiaggia né sulla zona naturalistica protetta circostante. Il progetto riguarda 2 province (Messina e Reggio Calabria) e 21 Comuni (Taurianova, Roccavaldina, Torregrotta, Rizziconi, Scilla, Valdina, Oppido Mamertina, Sinopoli, Cosoleto, Saponara, Spadafora, Varapodio, Pace del Mela, Rometta, San Pier Niceto, Monforte San Giorgio, San Filippo del Mela, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Condro’, Venetico, Villafranca Tirrena).  

GLI INVESTIMENTI E IL RISPARMIO ENERGETICO La nuova infrastruttura rappresenta un’opera strategica per la Calabria e la Sicilia, ma più in generale per il Paese poiche’ permette di utilizzare in modo piu’ efficiente gli impianti di produzione del Sud Italia aumentando la concorrenza e consentendo quindi di abbassare i prezzi dell’energia a beneficio delle imprese e dei cittadini italiani. Il risparmio stimato con la nuova opera sarà, a partire da oggi, pari a circa 600 milioni annui che si vanno ad aggiungere agli oltre 7 miliardi di risparmi già generati dal 2005 attraverso il miglioramento che Terna ha apportato al sistema elettrico italiano con investimenti pari a circa 10 miliardi di euro. Investimenti che hanno permesso di ridurre le congestioni di rete, rendendo l’infrastruttura elettrica più integrata e agevolando i transiti di energia in Italia e con l’estero. Come conseguenza di questo, si è già assistito a un allineamento dei prezzi tra le principali zone in cui il mercato elettrico italiano è suddiviso e il Prezzo Unico Nazionale (Pun) si è ridotto sostanzialmente. Da ora, con questo collegamento efficiente, anche la Sicilia avrà una interconnessione adeguata. Per il progetto, Terna, primo gestore di rete indipendente in Europa e tra i principali al mondo, ha investito negli ultimi 5 anni oltre 700 milioni di euro, uno dei più imponenti investimenti della storia del Gruppo. Il lavoro ha impegnato 150 aziende fra fornitori e realizzatori, di cui il 90% tutti italiani, con un livello di tecnologia e competenza eccellenti. Nel periodo sono stati complessivamente occupati piu’ di 2.000 lavoratori.  

RIDUZIONE DI GAS SERRA Sul fronte ambientale, l’infrastruttura permetterà al nostro Paese di evitare emissioni nell’atmosfera pari a circa 700 mila tonnellate di CO2 ogni anno, corrispondenti alle emissioni di oltre 700 mila autovetture all’anno. Grazie all’abbattimento di 114 km di elettrodotto, pari a 400 tralicci obsoleti, potranno essere recuperate 2.500 tonnellate tra acciaio, alluminio, vetro e calcestruzzo per un peso complessivo pari a circa 10 Statue della Libertà e liberati 228 ettari di territorio, pari a circa 250 campi da calcio, anche grazie all’impiego, per i tratti in aereo lato Sicilia e Calabria, dei tralicci monostelo, innovativi sostegni che hanno un ingombro al suolo inferiore di 10 volte quello dei tralicci tradizionali. 

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