CATANZARO «L’irrituale conferenza stampa con la quale il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, accompagnato dal Rettore dell’Università della Calabria, si è platealmente schierato per il Sì al referendum costituzionale certifica la sua definitiva perdita di autonomia politica rispetto a Renzi». Lo sostiene, in una dichiarazione, il deputato Alfredo D’Attorre, componente dell’esecutivo nazionale di Sinistra italiana. «Per quanto si possa comprendere l’ansia di legittimazione e lo zelo da neofita del renzismo – prosegue D’Attorre – non si può non restare colpiti per l’enfasi e l’adesione incondizionata alla linea del governo di fronte alla quale Magorno e Carbone rischiano di apparire quasi come dei renziani tiepidi e titubanti. La stessa debolezza e genericità delle argomentazioni addotte a sostegno della riforma Boschi confermano il carattere tutto politico della scelta di Oliverio, che mette il suo destino politico nella mani di Renzi, consegnandosi a una posizione subalterna e incompatibile con la possibilità di difendere davvero gli interessi della Calabria».
«Ma, come nel caso di Renzi – conclude il dirigente di Sinistra italiana – neppure a Oliverio il diversivo del referendum costituzionale servirà per coprire l’inadeguatezza di un’azione di governo sempre più lontana, sia per metodo sia per risultati, dalle aspettative suscitate in campagna elettorale».
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