REGGIO CALABRIA Il Tribunale di Catanzaro – I Sezione Civile – ha emesso nei confronti della Regione Calabria un decreto ingiuntivo per la considerevole somma di 1.349.619 euro (oltre interessi, spese e competenze relative ai semestri luglio-dicembre 2014 e gennaio-giugno 2015) a favore della Fondazione Unitas Catholica di Reggio Calabria amministrata da Antonello Foderaro. A renderlo noto gli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti, che spiegano come siano state accolte integralmente le rivendicazioni avanzate dall’Ente assistenziale reggino riconoscendo allo stesso l’intero importo richiesto. Quindi comprensivo anche della maggiorazione prevista dalla legislazione territoriale vigente «ma che la Regione si è sempre ostinata a non riconoscere, inciampando, comunque, nel reiterato, irresponsabile ritardo del pagamento anche di quelle spettanze dalla stessa non contestate». I due legali dell’Unitas hanno espresso viva soddisfazione e hanno affermato di «non potersi esimere dal sottolineare come il comportamento reiteratamente omissivo della Regione Calabria, in particolare del competente Dipartimento burocratico, abbia causato enormi danni alla Fondazione Unitas, producendo spiacevoli e incresciosi disagi agli incolpevoli ospiti, ai dipendenti della struttura che non percepiscono stipendi da moltissimo tempo, ai fornitori, senza dimenticare la recente interruzione della somministrazione di energia elettrica adeguatamente fronteggiata dal Prof. Foderaro». I difensori hanno inoltre ribadito che «l’amministrazione regionale comunque avrebbe potuto pagare almeno le rate dovute dell’ammontare riconosciuto, permettendo così alla struttura assistenziale di continuare ad operare con minori difficoltà. Tuttavia – hanno aggiunto – temerariamente è prevalsa una logica oscura, cinica, sadica e perversa di intransigente insensibilità e disinteresse delle conseguenze dei mancati pagamenti che, così come era facile prevedere, non pochi problemi hanno causato alla Fondazione». I legali auspicano che «in ordine a questa sconcertante vicenda si possa scrivere la parola fine anche con riferimento alle ulteriori rivendicazioni creditorie nelle more maturate oggetto di conseguente richiesta monitoria già pronta per il deposito in Tribunale».
Gli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti aggiungono poi che «l’Unitas, imprudentemente additata al pubblico ludibrio e incolpevolmente quanto gelidamente condannata all’emergenza finanziaria, è pronta a continuare a difendere in tutte le sedi le proprie ragioni. Anche perché non è difficile intuire che se la Regione Calabria dovesse ancora continuare a voltarsi dall’altra parte, preferendo – come già avvenuto ad alti livelli politico-burocratici – invitare freddamente la Fondazione a rinunciare al decreto ingiuntivo anziché pagare quanto dovuto, questo non potrà che tradursi in un ulteriore quanto inevitabile aggravio di spese per la stessa. Al quale di pari passo, ovviamente, conseguirà inesorabilmente l’inevitabile criticità erariale della quale qualcuno all’interno della Cittadella regionale prima o poi dovrà pur rispondere avendo spericolatamente esposto, ancora una volta, l’intera collettività calabrese a sostenere ingenti quanto vani ed inutili costi. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum! In questa tenebrosa cornice – concludono i due legali – quanto pubblicato dalla stampa locale in data 31/07/2015 riferendo che “la Regione si impegna a liquidare gli arretrati” appaiono come “le ultime parole famose” di chi sul versante politico-istituzionale coltiva una visione a dir poco goliardico-balneare del governo della res pubblica calabrese».
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