COSENZA Per fortuna la tensione della campagna elettorale si è stemperata nei sorrisi (almeno nello schieramento di Mario Occhiuto), altrimenti la gaffe del presidente della commissione elettorale di Cosenza sarebbe diventata argomento di discussione politica. Martedì pomeriggio, a Palazzo dei Bruzi, è andata in scena la proclamazione del “nuovo” sindaco di Cosenza e il dirigente comunale, non troppo avvezzo alle cerimonie, è andato dritto come un treno: «Vista l’insussistenza di ragioni di incandidabilità, proclamo sindaco Roberto Occhiuto». Non Mario, il vero sindaco che ha trionfato con il 59% dei voti, ma il fratello, deputato di Forza Italia. Il primo cittadino, dopo un secondo di smarrimento, ha sorriso e risposto con la più ovvia delle osservazioni: «Roberto non c’è». Poi, nonostante l’imprevisto, le celebrazioni sono andate avanti. Un applauso di incoraggiamento e qualche invito dalla platea: «Era una prova, rifacciamola». Tanto, alla fine, la fascia tricolore si è adagiata sull’Occhiuto giusto.
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