CROTONE «Opererò nel solco della continuità con chi mi ha preceduto anche se tutto può essere migliorabile. Ho iniziato la mia carriera lavorando alla Procura di Palermo con magistrati di grande spessore e per questo ispiro la mia filosofia ad una frase di Giovanni Falcone: “Si può sempre fare qualcosa”». Lo ha detto il nuovo questore di Crotone, Claudio Sanfilippo, che si è insediato oggi, subentrando a Luigi Botte.
Il nuovo questore, dopo aver deposto una corona di allora al cippo dedicato ai Caduti che si trova nel piazzale della Questura, ha incontrato i giornalisti.
«La mia concezione di Questura – ha detto – è quella di un palazzo trasparente nel quale parlare di legalità. Da soli non si va da nessuna parte. Ritengo fondamentale una collaborazione leale con le altre forze di polizia perché il risultato lo fa il gioco di squadra sia tra le forze dell’ordine che con la società civile». Parlando della Serie A a Crotone e della questione dello stadio, Sanfilippo ha detto che «è un’occasione che la città non può perdere; dalla Questura passeranno le modifiche allo stadio: noi faremo di tutto perché il Crotone giochi qui le sue partite».
Palermitano, 56 anni, Claudio Sanfilippo è entrato in Polizia nel 1989. Ha prestato servizio alla squadra mobile del capoluogo siciliano partecipando alle indagini sugli attentati a Falcone e Borsellino, a quelle per la cattura dei fratelli Giovanni ed Emanuele Brusca e ad operazioni che hanno portato all’arresto di esponenti mafiosi come Pietro Vernengo, Pietro Algieri, Gaspare Spatuzza, Benedetto Graviano. Dal 2001 al 2004 è stato dirigente della mobile di Genova; quindi è stato nominato primo dirigente della Polizia di Stato e nel 2008 ha assunto l’incarico di vicario del questore di Parma.
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