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Platì perde già la minoranza

PLATÌ Il colpo di scena si materializza a meno di 48 ore dalla consultazione che ha restituito a Platì un sindaco e un consiglio comunale eletto dai cittadini. Ilaria Mittiga, la candidata a s…

Pubblicato il: 07/06/2016 – 11:58
Platì perde già la minoranza

PLATÌ Il colpo di scena si materializza a meno di 48 ore dalla consultazione che ha restituito a Platì un sindaco e un consiglio comunale eletto dai cittadini. Ilaria Mittiga, la candidata a sindaco sconfitta da Rosario Sergi, e gli altri esponenti della minoranza annunciano che «non faranno parte del consiglio comunale di Platì». Tanto meno entreranno nella “casa dei platiesi” i candidati chiamati a surrogare i dimissionari. Nello stesso consiglio comunale di Rosario Sergi e dei suoi non vuole sedersi nessuno. Un colpo di scena, che rischia di agitare nuovamente le acque nel centro della Locride ad alta densità mafiosa. «Ringraziamo di cuore – continuano Mittiga e i suoi fedelissimi – i 734 elettori che ci hanno dato la loro fiducia nella consapevolezza che condivideranno la nostra decisione». Parole sibilline, con cui i neoconsiglieri già dimissionari annunciano una decisione che non ammette passi indietro. «Saremmo costretti a dire troppi no – spiega al telefono Mittiga – e questo non è un modo di fare opposizione costruttivo». Perché questi no? Diverso il progetto, diversi gli obiettivi, diversi i metodi. La parola ’ndrangheta Mittiga non la pronuncia mai, ma dopo un sospiro ammette: «So che il mio modo di amministrare sarebbe stato libero e trasparente, ma non ho elementi per parlare degli altri». Ma su Rosario Sergi e i suoi ha già parlato – e in modo chiaro – la commissione parlamentare antimafia. Pur certificando l’assenza di condizioni di incandidabilità o impresentabilità degli aspiranti sindaco e consiglieri, non ha potuto fare a meno di sottolineare che «dagli atti di indagine risulta che Rosario Sergi ha rapporti di affinità con esponenti di vertice della cosca Barbaro, tanto con la frangia denominata “Castanu” che con quella denominata “Nigru”. Dagli atti acquisiti risulta che Sergi ha organizzato la manifestazione che si è tenuta a Platì il 29 marzo 2016, in dissenso con alcune dichiarazioni dell’onorevole Marco Minniti. Alla manifestazione erano presenti circa cento persone, tra cui numerosi esponenti di famiglie di ‘ndrangheta operanti nel territorio».
I parlamentari antimafia non sono stati in grado di dire se e in che misura tali presenze influissero sull’allora candidato sindaco, sui suoi fedelissimi in lista o sui loro progetti amministrativi. Ma in un paese di meno di quattromila anime che è casa storica di tre potentissime ’ndrine riconosciute, signore dei traffici di droga e determinanti negli equilibri del mandamento, che i clan tentino di influenzare a proprio vantaggio un’amministrazione eletta sembra una probabilità più che un rischio. La domanda vera è se e in che misura sindaco e consiglieri siano in grado di arginare pressioni quasi scontate a certe latitudini. Le rapidissime dimissioni di Ilaria Mittiga e dei suoi sembrano lasciar intendere di no. 

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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